Centro diurno One Stop Shop, il sindaco Celentano e l’assessore Nasso erano presenti al momento del varo “Un bell’esempio di inclusione dei migranti”. E’ stato un momento importante, che possiamo definire un passo, una porta che si apre e un’opportunità.
Centro diurno One stop Shop
Poche ore fa, il sindaco di Latina Matilde Celentano e l’assessore alle Politiche sociali Michele Nasso hanno preso parte all’inaugurazione del centro diurno One Stop Shop in corso Matteotti. Latina confermando la sua storia, si conferma una città aperta, accogliente e in qualche modo per vocazione multietnica, probabilmente perché così è nata del resto. Latina accolse molto tempo fa, tanti profughi dall’Istria e non solo.
Oggi ci si presenta con un’iniziativa a supporto dei migranti, nell’ambito del progetto LGNet. Questo progetto lo gestisce direttamente Astrolabio in collaborazione con i servizi sociali del Comune. Orbene, nella sede del “One Stop Shop”, aperta dalle 9 alle 19, si potranno svolgere molte azioni di supporto psico-socio-legale, di inclusione abitativa e di impegno civico. Se non ci si compenetra con la comunità, non si può far parte attivamente di un tessuto sociale.
Latina esempio di accoglienza
“E’ un bell’esempio di inclusione – ha dichiarato il sindaco Celentano – che poggia su una progettazione che individua diversi ambiti dedicati alla presa in carico, da parte di un’equipe multidisciplinare, di immigrati extracomunitari usciti dai percorsi di protezione, Cas e Sai, ancora non autonomi.
L’evento di ieri ha rappresentato anche una sorta di open day per illustrare la programmazione di interventi, eventi, laboratori, workshop, seminari ed altro. Si tratta di iniziative mirate a diffondere modelli di partecipazione, senso di appartenenza, processi di inclusione e sostenere percorsi di empowerment dei cittadini immigrati”. I mezzi di comunicazione ci parlano spesso di migranti allo sbando, accampati e senza un punto di riferimento. Tanti finiscono in situazioni di pericolo e ciò non deve accadere, poiché il vuoto che lascia lo stato, lo occupa facilmente le criminalità. Si tratta quindi di una realtà, da cui poi è difficile tornare indietro.
Migranti e integrazione
Soprattutto i minori non accompagnati, devono trovare supporto, per un futuro di istruzione e lavoro. “E’ stata una bella esperienza – ha commentato l’assessore Nasso – Spesso l’attenzione dei media è focalizzata sul momento dell’arrivo dei migranti, mentre il ‘dopo’ passa in secondo piano, emergendo soltanto quando si verifica qualche increscioso fatto di cronaca. Con One Stop Shop si va a lavorare sulla marginalità e sulla vita quotidiana di chi ancora non riesce a collocarsi nella realtà locale”.