Giorgio Tamburini chef per passione fucina di mille idee, poliedrico e creativo, ci ha trascinati in mille racconti che gli hanno consentito come “primo attore”; di ammaliare con le sue creazioni culinarie, non solo molti amici e connazionali ma soprattutto tanti ospiti stranieri che hanno assaggiato la sua cucina.
Giorgio Tamburini chef
Di origini pontine di Latina, Giorgio è laureato in economia e commercio, lavora nella pubblica amministrazione; tuttavia il lavoro d’ufficio è solo una parte sella sua vita, che non riesce a “contenerlo” del tutto. Vive a Torvaianica e lavora a Ostia. E’ un uomo pesci, quindi portato alla ricerca del bello, dell’arte, dell’armonia delle cose nella natura e quindi anche in cucina; dove solo quando gli ingredienti si combinano o meglio si armonizzano, si delinea una sinfonia autosintonica.

Del resto attratto fortemente dal mare, Giorgio scova il legno che le onde scolpiscono e lasciano sulla battigia. A sua volta attraverso una lavorazione, ne ricava delle piccole opere d’arte; oggetti d’arredo moderni e figli del tempo. Tamburini cucina praticamente da sempre, ovvero da quanto aveva pressappoco cinque o sei anni. Da qualche anno però questa passione per la cucina si è fatta sempre più strada.
Prodotti dell’agro Pontino
Allargandosi ad amici, conoscenti e andando anche molto più lontano. E’ stato pressappoco nel 2015 che una sua cara amica che lavorava in un’agenzia immobiliare; aveva urgente bisogno di un “cuoco speciale” per alcuni clienti russi da “sfamare” perché desideravano qualcosa di originale. Insomma si prospettava un’esperienza particolare; un mettersi alla prova facendo un favore a un’amica. A quanto pare il “test” andò bene e iniziò una girandola in tour attraverso ricerche di prodotti d’eccellenza per alzare sempre di più l’asticella.

Al riguardo Giorgio Tamburini è anche assaggiatore d’olio, iscritto all’albo degli assaggiatori d’olio. A un certo punto quindi, Giorgio ha compreso che stare in quel settore lo faceva stare bene e a un certo punto sempre da “dilettante in corsa”, ha partecipato al programma di RAI 1 “La prova del cuoco”, di Antonella Clerici ed ha portato a casa il primo posto.
Turismo esperenziale
Inoltre sempre riguardo alle combinazioni che si prospettano, nel 2017 un’altra amica del Texas, si trovò in Italia a gestire degli altri turisti stranieri. Ci si rese conto che questi gruppi in Italia non volevano più fare solo un giro, ma provare qualcosa di diverso legato al cibo. E allora perché non cogliere la palla al balzo e fare dei tour food? Insomma stiamo parlando di turismo esperienziale, in cui si può vedere da vicino un po’ tutta una filiera completa.

Perché non visitare un frantoio, osservare la spremitura, assaporare gli odori, oppure andare in un caseificio; o addirittura in un’azienda agricola con delle degustazioni. Piacevole è ad esempio una gita ai Castelli Romani e magari conoscere e assaggiare vari tipi di formaggi. Giorgio s’illumina raccontando quei progetti che sono in divenire, da mettere in campo in luoghi e attività imprenditoriali che conosce bene.
Giorgio Tamburini chef per hobby
Racconta di quando è andato in giro con turisti stranieri entusiasti. Ha comprato i prodotti direttamente sul posto e poi cucinare a casa sua per tutti con dell’ottimo vino ad accompagnare. Tamburini in questi anni, ha imparato a conoscere un po’ turisti inglesi o russi. Riuscendo a limare, raffinare e arricchire al contempo questa sua passione per il cibo a tutto tondo.

A quanto pare i russi impazziscono per le nostre verdure, molto più croccanti e gustose delle loro e le amano cucinate in vari modi. Adorano i formaggi, come il primo sale, sciolto in padella con del pomodoro in una crema per la pasta è eccellente. Oppure semplicemente l’uovo in purgatorio. Si prepara con del pomodorino in padella, lasciandolo a occhio di bue, ma che non cuocia del tutto, da servire con sale, pepe, noce moscata e dei crostini.
Show cooking
Oppure amano degli spaghetti di qualità alle vongole, o anche ravioli freschi con ricotta di bufala e scamorza affumicata con sugo fresco di piccadilli. S’incanta Giorgio mentre racconta le tante scoperte che ancora fa nel territorio; nell’agro pontino specialmente. Come a Lenola, là dove ben conosciamo la qualità di oliva eccellente itrana; c’è uno dei suoi sogni, dove i nonni gli hanno lasciato un casale dell’800; un vero gioiello. Là prima o poi, Giorgio vorrebbe fare degli show cooking, ovvero una sorta di spettacolo in cui un cuoco o come dicono i colti, uno chef, cucina al momento, svela dei segretucci del mestiere. I convitati possono fare domande, assaggiare e magari imparare qualcosa. Del resto si tratta di una sorta di lezione, un’esperienza creativa con un forte impatto scenografico.
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