I ragazzi del ’99, un’opera letteraria che nasce dal tessuto sociale del nostro territorio, per poi arrivare lontano. Com’erano i ragazzi, poco più che adolescenti che hanno vissuto un secolo fa?
Così giovani, eppure considerati già in grado di andare in guerra.
I ragazzi del ‘99
Queste ed altre domande deve essersi posto Marco Nocella di Latina, laureato in Economia e Commercio; nonché laurea magistrale in storia, che evidentemente deve avere su di lui un fascino particolare. Nocella lavora come impiegato nell’area di competenza dell’agricoltura, e le sue passioni lo hanno portato a ricerche storiche piuttosto interessanti. Cos’è rimasto della memoria di giovani uomini che oggi si considererebbero assolutamente inadeguati per combattere? Marco Nocella, ha voluto esplorare questo spaccato di identità italiana e ne ha estrapolato elementi piuttosto interessanti.
L’incipit nasce dalla sua tesi di laurea, che poi si è trasformata in questo prodotto letterario che è un tassello della cultura identitaria del basso Lazio e non solo. L’esplorazione ha coinvolto un territorio che era definito in un modo del tutto diverso rispetto ad oggi. Ci riferiamo nel caso specifico a località come Sezze, Terracina, e una parte della provincia di Caserta.
Marco Nocella
Esisteva l’area di “Terra di lavoro” e la provincia di Latina e quella di Frosinone non erano ancora definite come lo sono oggi. Ancora una volta ci rendiamo conto di quanto tali province siano unite da una cultura comune. Il lavoro di ricerca di Nocella è andato tuttavia oltre. Fondamentale è stato ricercare nella bibliografia della prima guerra mondiale; cercando nel casellario politico-giudiziario le vite di quei giovani. All’epoca era comune segnalare i cosiddetti “sovversivi”, o comunque non del tutto allineati al regime dell’epoca.
Tra costoro ad esempio c’era un tale Remigio Paone originario di Formia, che poi nel tempo fece l’impresario teatrale. All’epoca il teatro, così come l’avanspettacolo e le compagnie viaggianti, erano molte e alcune anche di grandissimo successo. Il Paone anche quando era a Milano, come era uso all’epoca, era controllato per le sue idee, tuttavia ciò non gli impedì d’essere poi eletto “presidente dell’Ente teatrale italiano”.
Prima guerra mondiale
Tra l’altro durante il “ventennio” egli era amico del Conte Ciano, meglio noto per essere stato marito di Edda Mussolini; quindi se vogliamo anche ben introdotto in molti ambienti; nonché legato da amicizia a Pietro Nenni. Il lavoro di ricerca itinerante da cui ha attinto il dotto Nocella è andato comunque oltre, arrivando all’Archivio dello Stato Maggiore dell’esercito, che si trova in Via Ottaviano a Roma. Qui sono emersi diversi documenti sull’addestramento; che riguardava questi giovani appena diciassettenni.
Tra costoro, 14 risultano registrati come dispersi, che fa riflettere oggi nel centenario del milite ignoto. Il dott. Marco Nocella, riflessivo e ricercatore; si è lasciato guidare in queste ricerche, probabilmente guidato non solo da un istinto, ma anche dalle sue passioni che lo hanno evidentemente agevolato. Innamorato della vita all’aria aperta, Nocella è un “camminatore”, ama il ciclismo, le due ruote, e anche soprattutto le moto.
Monumento ai caduti della Prima guerra mondiale e I ragazzi del ’99
Già, proprio la moto lo ha guidato lontano da Latina, alla ricerca dei luoghi evocativi della “grande guerra”; cercando dove hanno vissuto quei ragazzi, dove sono caduti. Laddove per loro sventola il tricolore e soprattutto dove si trovano alcuni dei monumenti più significativi; dal punto di vista storico.
E allora Nocella parte in solitaria con la sua moto Guzzi California, che sa di sensazioni romantiche; raggiungendo luoghi come Redipuglia.
Molto interessante 👏
🙌