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COSA VEDERE EDIFICI STORICI

Il castello di Maenza, dal IX secolo attraverso i millenni

Il castello di Maenza - Castello visto dal basso

Il castello di Maenza, bello austero e fiero, domina il centro storico, e anche la vallata. La leggenda narra che il nome della cittadina derivi dal re etrusco Mezentius; costretto ad allontanarsi da Cere, citato, nel Libro X dell’Eneide, come fedele alleato di Turno, re dei Rutuli, contro Enea. In realtà, probabilmente invece il nome deriverebbe dagli invasori germanici e il nome deriverebbe, secondo lo storico Gregorovius, dalla cittadina di Mainz.

Il castello di Maenza

Molto antico, il primo nucleo fortificato secondo alcune fonti, è del IX secolo. Vediamo un recinto ed una torre d’avvistamento arroccata sul punto più alto dell’abitato, in posizione dominante; rispetto al territorio circostante. La piccola fortezza si trasforma però con varie fasi costruttive intorno al XI- XII secolo. Il castello è a pianta quadrangolare e presenta la caratteristica di avere solo tre torri angolari di diversa fattura, manca infatti la quarta torre, dato che lo spigolo posto a sud era naturalmente difeso da un alto sperone roccioso.

Il castello di Maenza - Mura Del Castello baronale maenzano

Proprio nel XIII, secolo sotto i Conti da Ceccano, il castello inizia però ad assumere la forma attuale. A Maenza, quindi, tra corsi e ricorsi storici, si succedono i de Ceccano, i de Cabanni e i Caetani. Eppure, la bella torre che sorveglia l’impianto; ha conservato le sue forme gotiche. Ne vediamo un’altra, a pianta circolare, è di matrice rinascimentale.

San Tommaso d’Aquino

Nel torrione seicentesco, coronato da merli guelfi, spicca una doppia cannoniera incassata nelle spesse mura. La storia è passata da queste mura; ad esempio nel 1274, ospite della nipote, vi soggiornò Tommaso d’Aquino che, aveva dovuto interrompere il viaggio per il Concilio Ecumenico di Lione; a causa di un malore, chiese di essere condotto a Fossanova dove morì. Successivamente, dal XVII secolo il castello, dai Caetani passò agli Aldobrandini, poi agli Antonelli, e poi ai Pecci, venne utilizzato solo come residenza.

Il castello di Maenza - Veduta Dal Castello sulla vallata

L’interno fu quindi ingentilito con affreschi marmorizzati, a grottesca, paesaggistici e araldici (1640), decorazioni che si aggiungono alle preesistenti iscrizioni gotiche e rinascimentali, agli stemmi dei de Cabanni e dei Caetani e ai camini cinque-seicenteschi; fra i quali spicca quello del piano nobile. Attualmente il castello ospita il Civico Museo del Paesaggio ed eventi culturali. Nei secoli l’edificio è stato ingrandito e trasformato da residenza difensiva a corte rinascimentale.

Castelli del Lazio tra cui il castello di Maenza

Lo testimoniano gli stemmi e le iscrizioni scolpite e dipinte. La sommità del castello, che tra il XII e il XVI secolo ha visto sorgere torri quadrangolari e semicilindriche perfettamente conservate, è caratterizzata da merlatura quadrata, che ancora oggi possiamo ammirare. Dal 1965 il maniero è appartiene alla Provincia di Latina che ne detiene tuttora la proprietà e che ha curato le opere di restauro. Il castello si sviluppa su quattro livelli.

Il castello di Maenza - Mura Del Castello Baronale e il museo

Nei primi anni esisteva solo l’attuale nucleo centrale, costituito da 4 piani. Il primo piano era dispensa e cantina; mentre il secondo era per la servitù. Il terzo era quello nobile, dove si trovavano le stanze dei signori del feudo e la sala di ricevimento. Nel quarto abbiamo il terrazzo. Dopo la costruzione del palazzo baronale, le famiglie nobili vi si trasferirono e il castello venne usato come caserma.

Museo di Maenza

Affidato dalla Provincia di Latina al Comune in comodato d’uso; vi sono ospitate le esclusive esposizioni permanenti. Infine, il Castello di Maenza è visitabile gratuitamente; grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale con la Pro Loco e le associazioni culturali locali. Il percorso espositivo termina con i costumi di foggia medievale e rinascimentale; utilizzati dall’Associazione del Venerdì Santo in occasione delle diverse rappresentazioni. ORARIO DI APERTURA sabato 16:00 – 18:30 – domenica 9:30 – 13:00 l’ingresso è libero Info tel: 07731767018

Fonte foto – Facebook – Castello Baronale di Maenza

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Il castello di Maenza, dal IX secolo attraverso i millenni ultima modifica: 2022-05-06T07:00:00+02:00 da Redazione

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Julieta B. Mollo

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