Kit Me Too, vediamo cos’è. Una giovane ragazza statunitense Madison Campbell, vittima di violenza, ha inventato il kit MeToo per raccogliere prove da sole.
Si tratta di una novità assoluta, che comunque dovrà interfacciarsi con indagini, processi e tribunali. Tuttavia, si tratta comunque di uno strumento in più che potrà e dovrà essere oggetto e al contempo soggetto di approfondimenti.
Kit Me Too
Ci sarà la cerimonia di donazione alla ASL di Latina, di questo “KIT ME TOO” da parte dell’Associazione Centro Donna Lilith. Questo kit serve per raccogliere le prove di violenza subita da pazienti che si rivolgono alle strutture di emergenza dell’azienda Sanitaria Locale. La cerimonia si terrà alle ore 11.00 del giorno 28 Novembre 2022, presso l’Aula Magna sita nella Palazzina Direzionale dell’Ospedale S.M. Goretti di Latina in Via Scaravelli.
Anche qui in Italia, si è verificato un evento delittuoso simile a quello di Madison in un campus universitario ed è quindi necessario, prendere maggiori precauzioni. E’ necessario anche offrire maggiori strumenti e sensibilizzare l’opinione pubblica alla collaborazione. Madison si è adoperata per fare qualcosa, creando il “Kit #MeToo“, con tanto di tamponi e buste per raccogliere nell’immediato indomani del crimine, prove importantissime. L’idea è stata accolta con favore da un’azienda con sede a New York e messa in commercio.
Associazione Centro Donna Lilith
Il motto della compagnia di Brooklyn è “La tua esperienza. Il tuo kit. La tua storia. La tua vita. La tua scelta”. L’ideatrice ha così commentato: “se io stessa dopo il mio attacco sessuale, non potevo nemmeno toccare, lasciare che qualcuno toccasse il mio corpo o mi consolasse. Credo che abbia senso permettere alle vittime di non essere forzate ad andare in ospedale o alla polizia per farsi esaminare da sconosciuti, ma di poter avere il diritto di raccogliere prove nell’intimità della propria casa”.
Da una parte quindi l’iniziativa di Madison sottolinea l’esigenza di chi ha comprensibili difficoltà a sporgere denuncia dopo una violenza sessuale, dall’altra mette in luce la complessità di questa pratica che deve essere svolta da esperti. Esiste, infatti, un modo molto rigoroso e preciso per proteggere le prove e quando queste arrivano in tribunale, lo fanno sempre in modo corretto.
Kit Me Too centro antiviolenza donne
Questa giovane donna ha deciso di reagire a quanto le era capitato inventando un Kit #metoo fatto di tamponi e buste per recuperare in autonomia le prove di uno stupro. Non sappiamo se sarà davvero sempre utile e le prove utilizzabili, ma il dibattito resta aperto. Madison ha comunque trovato molti sostenitori. Del resto questo kit arriva anche qui nel territorio pontino. La studentessa non si arrende a qualche critica. Crede fermamente nel suo kit, alle critiche obietta: “più che a demolire senza sconti la mia idea, si dovrebbe essere più interessati a creare un dialogo produttivo in cui io e i miei colleghi possiamo affrontare alcune delle preoccupazioni che lei stessa ha sollevato”.