Lokdown nel Lazio dalla mezzanotte per contrastare il #Coronavirus. I dati salgono e anche nel Lazio urge il coprifuoco notturno. Dalla mezzanotte di oggi quindi, fino alle cinque del mattino si chiuderà, continuando a igienizzare le mani e a cambiare le mascherine regolarmente.
Lokdown nel Lazio
La Regione segue la strada già percorsa dalla Campania e dalla Lombardia. Ragion per cui, per circolare di notte servirà un’autocertificazione, che dovrà specificare esigenze lavorative, di salute o di necessità. Per gli studenti è prevista la didattica a distanza al 50% per i ragazzi più grandi delle superiori.
Invece la didattica sarà al 75% nelle università. Si parte quindi alla mezzanotte di oggi. Scatterà il lockdown, ovvero la chiusura totale notturna. Per muoversi nella fascia oraria notturna, quindi, servirà un’autocertificazione sul modello di quelle introdotte nel periodo tra marzo e aprile. Dopo la notizia dei più di mille e duecento casi positivi di due giorni fa, non c’è stata altra scelta. I morti sono stati sedici, e quindi il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti; ha firmato insieme al ministro della Salute Roberto Speranza, l’ordinanza. L’ordinanza era già nell’aria e ora è esecutiva.
Lokdown nel Lazio dalla mezzanotte alle 5
Come dicevamo, per le università ci sarà la didattica a distanza al 75%; tranne che per le matricole e per i laboratori. Considerando la rimodulazione dei trasporti, si cercherà di favorire l’alternanza con i turni pomeridiani. Inoltre, si provvederà all’implementazione della rete ospedaliera. Ragion per cui, si dovrà arrivare progressivamente a quota 2.913 posti letto Covid; dei quali 552 saranno dedicati alle terapie intensive.
Ora la Regione dispone di 2034 posti già fruibili, o comunque in fase di attivazione con le precedenti disposizioni. Orbene, stando all’ultimo bollettino utile, il Lazio fa registrare circa 1.226 ricoverati ordinari Covid e purtroppo 129 persone in rianimazione. Tuttavia ci sono delle novità che riguardano i tamponi. Al riguardo, è stata avviata la manifestazione d’interesse per reperire strutture private per processare almeno 5.000 test molecolari ogni 24 ore; mentre nei prossimi giorni si arriverà alla prenotazione obbligatoria presso i centri drive-in per i test antigenici.
Test antigenici
Ciò è necessario, considerando le lunghe file registrate a Roma, come anche in altre regioni come la Campania. Nondimeno, la Regione Lazio, secondo i dati della Protezione Civile di ottobre, risulta essere la prima regione italiana per casi testati ogni 100mila abitanti; ma al momento non basta. Il blocco della circolazione è un giro di vite importante e restringe la libertà personale, tuttavia è necessario.
Entrerà in vigore questa notte fra venerdì e sabato; mentre le disposizioni sulla didattica a distanza nelle scuole superiori e nelle università saranno attive dal prossimo lunedì. Ci troviamo in un momento topico, e forse queste settimane sono per noi come una “battaglia campale”. Per questi motivi, occorrono autodisciplina, rispetto delle regole vigenti, e anche stabilire sempre il distanziamento sociale. Si è arrivati a quest’ordinanza un passo per volta, in una “escalation”, che è partita dai dati provenienti dalla provincia di Rieti.
Test sierologici
Dal reatino la Rsa San Raffaele Borbona ha fatto registrare ben 52 positivi; e 15 operatori sanitari sui circa 60 ospiti della struttura. Non solo, ma dall’avvio delle attività di sorveglianza nelle scuole; l’unità di crisi regionale ha svolto ben 69.757 test sierologici al personale scolastico, docente e non docente. Mentre le Asl sono intervenute in 1.077 istituti allo stesso modo. Il risultato è stato che 75 scuole hanno fatto registrare un focolaio; un numero eccessivo. Mentre i casi positivi riscontrati sono stati, a oggi 1.993, di cui 1.670 solo tra gli studenti; e in prevalenza nelle scuole secondarie superiori, e 323 tra il personale scolastico. Le scuole chiuse per sanificazione dalle Asl sono state in totale 9. Alla luce di questi dati e non solo, si è dovuto operare la scelta drastica di una chiusura ad interim.