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Manifesto per Latina, lo slancio culturale di molte associazioni e movimenti culturali

Comune Di Latina Simone

Manifesto per Latina, una realtà che è più di un documento e che trova il plauso del Movimento Storico – Culturale “Mi chiamo Littoria”, guidato dal Presidente Gen. Euro Rossi e dal vice presidente, avv. Simone Di Leginio, poiché guarda al futuro, sapendo di poggiare su salde e profonde radici.

Manifesto per Latina

Orbene, “Mi chiamo Littoria”, esprime grande interesse e sostiene, partecipando al dibattito che sta interessando la città, circa la costruzione di un percorso socio culturale. Si tratta dell’architrave per uno slancio concreto verso il migliore futuro della nostra “amata” Città. Il “Manifesto per Latina” presentato alla popolazione e all’opinione pubblica il 10.03.2023 dalle Associazioni Centro Studi Terzo Millennio, Anima Latina e Latina Futura, dimostra coraggio, costruzione e capacità di produrre spunti, che nascono dai tralci di una vite antica e solida.

Manifesto di Latina - Locandina Littoria in foto
Mi chiamo Littoria

Quindi, nell’approssimarsi delle consultazioni amministrative del 14 e 15 maggio p.v., è quanto mai necessario soffermarsi con pragmatismo su quelli che sono i punti negativi focali da affrontare. Mali che da oltre un decennio dominano e cercano di soffocare il tessuto sociale, così come la nostra vita di comunità. Si tratta di una “sotto cultura parassita”, che rende la città sempre più povera sul piano economico, ma non solo.

Centro Studi Terzo Millennio – Anima Latina e Latina Futura

Talvolta anche i valori sono sotto attacco, con il rischio di compromettere definitivamente il futuro della comunità. Le modalità di un confronto franco e coeso sulle idee, scevro da gelosie personali, devono sopprimere l’antica retorica di contrapposizione ideologica, che resta sterile. Il dialogo deve essere e restare aperto a tutti coloro che sono in grado di mettere al primo posto l’amore per la Città. T

Manifesto per Latina - Simone Di Leginio
conferenza

ali premesse ci trovano ampiamente disponibili nella costruzione di un percorso concreto che sappia restituire speranza nel futuro per il tessuto sociale. Un manifesto di programma aperto al contributo di tutti è già di per se una diversa visione dello stato di necessità in cui versa la nostra Città. Rappresenta uno strumento di confronto realistico sui bisogni e sulle questioni che richiedono interventi urgenti e concreti. Farlo però mettendo da parte strumentali posizioni di schieramento politico e/o ideologico, senza futuro.

Mi chiamo Littoria – manifesto per Latina

L’aumentato divario tra il “comune senso del cittadino” e la politica dimostrano che è mancato slancio e sono stati commessi degli errori nel traghettare la nostra Città verso un futuro di speranza. Il Movimento “Mi chiamo Littoria”, ha da sempre ritenuto che attraverso la sintesi tra ”identità” e ”futuro” si può indicare la via. Altresì si possano tracciare le linee guida di un nuovo sviluppo della Città, partendo dalla sua storia del tutto unica.

Manifesto per Latina - Piazza Del Popolo in foto commemorativa
foto commemorativa

Quindi si possono costruire davvero percorsi di sviluppo economico, in cui radici e cultura, ambiente e turismo possono concorrere a una nuova fase di crescita. Il recupero storico-culturale avviene anche attraverso l’acquisizione degli immobili di fondazione. Lo è per rilanciare i valori urbanistici e architettonici della Città simbolo del ‘900, come veicolo di un’economia turistica ed ecosostenibile. Il tutto in una visione integrata del territorio e dei suoi reperti archeologici e ambientali.

Latina compie 90 anni

In tale percorso va ulteriormente sviluppato e allargato il percorso di offerta universitaria nella visione di un Centro Urbano come “college universitario diffuso”. Farlo tuttavia con uno sguardo particolare verso la “Ricerca” su tematiche e argomenti che impattano sul territorio. Si può creare un’economia turistica d’eccellenza che sappia attrarre mercati nazionali e internazionali.

foto - Generale Euro Rossi
Gen. Euro Rossi

Mettendo al centro un territorio che per millenni è stato vissuto e sognato come fonte d’ispirazione per poeti e uomini di cultura. La capacità di dialogo poi con le comunità limitrofe come Satricum, Norba, Ninfa, dalla collina al mare, deve saper realizzare un “unicum” di sviluppo. Il tutto coadiuvato dalla realizzazione d’infrastrutture e interscambi che sappiano anche imprimere caratteri di novità tecnologica. In una visione così integrata ci riconosciamo nella scelta di tornare a programmare il territorio attraverso lo strumento della “Revisione del PRG”.

Revisione del PRG

Solo in questo modo lo sviluppo si articola attraendo investitori, per far tornare a primeggiare il ”valore d’impresa” a discapito della mera ”speculazione”. Infine, guardare al “Centenario” è voler riaffermare una condivisibile identità storica al servizio di uno sviluppo compatibile; con il territorio e la sua gente, ma soprattutto con una visione di Latina futuribile. Il “Centenario”, quindi, attraverso qualsiasi strumento giuridico lo si voglia programmare e organizzare, costituisce anche il momento irrinunciabile per un rilancio della cultura. Farlo nei suoi molteplici campi d’espressione è soprattutto l’occasione per concludere quel percorso d’identificazione unitaria di comunità tracciato nel 1982 in occasione del “Cinquantenario”. In questa prospettiva di confronto e con la propensione all’ascolto, il nostro Movimento non farà mai mancare il suo apporto leale e costruttivo.

Manifesto per Latina, lo slancio culturale di molte associazioni e movimenti culturali ultima modifica: 2023-03-24T14:49:04+01:00 da simona aiuti

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