Prossedi è un antico e piccolo comune della Provincia di Latina dell’entroterra collinare, che conta circa 1167 abitanti. La collina su cui il paese pare abbarbicato in “bilico”; è davvero ripida e scoscesa. Siamo sui Monti Lepini e da lassù vediamo lo storicamente importante fiume Amaseno.
Prossedi
Ci troviamo in un territorio ricco di storia. Al riguardo, sono state rinvenute tracce d’insediamenti pre-romani. Sull’altopiano del Borgo vi sono antichi muri, eretti con pietre di piccole dimensioni che dovevano costituire primitive abitazioni oppure un muro in difesa di un “pagus”. Si tratta di una struttura residenziale. Proprio in questa zona sono emersi molti oggetti in terracotta e resti di colonne; probabilmente appartenenti ad un tempio.
Orbene, il mito narra che Prossedi sarebbe sorta a seguito della distruzione dell’antichissima Privernum avvenuta per opera dei Romani nel 341 a.C. Pare che questa ripida collina, fu il rifugio di molti fuggiaschi. Altre fonti sostengono che Prossedi nacque per volontà di sei famiglie della Privernum antica; che si rifugiarono nel VII secolo d.C.; poiché da lì si poteva controllare l’intera valle dell’Amaseno. Nacque così un villaggio, detto semplicemente “Castrum” e poi Persei, dalle sei famiglie privernate che lo fondarono.
Privernum antica
Ciò è testimoniato dal libro “La regia et antica Piperno”, di fra Teodoro Valle da Piperno del 1673. Inoltre, sembra anche che così nacquero anche Maenza, Sonnino e Roccagorga. Nondimeno, la prima fonte storica relativa a Prossedi risale al 1125, anno in cui il paese fu dato alle fiamme dalle truppe del pontefice Onorio II. L’ultima famiglia alla quale appartenne Prossedi fu la famiglia Gabrielli che lo acquistò dalla famiglia Altieri nel 1758.
Il 1º ottobre 1762, Angelo Gabrielli ottenne da papa Clemente XIII il titolo di principe; riunendo i feudi di Prossedi, Pisterzo e Roccasecca dei Volsci in un unico principato. Placido Gabrielli fu il quarto e ultimo principe di Prossedi; il quale, il 2 gennaio 1856 a Parigi, si unisce in matrimonio con Augusta Bonaparte, sua cugina; figlia di Luciano. Il centro storico di Prossedi, si mostra a ferro di cavallo. Quindi, a quanto pare, il primo nucleo medievale.
Monti Lepini
Si sarebbe formato intorno alla chiesa di San Nicola del XIV secolo e al primitivo castello. Il paese è quindi cinto da mura in buono stato e difeso da sei torri. Anticamente, all’interno delle mura c’erano anche appezzamenti di terra coltivati; ma con l’incremento demografico, vi si edificò. Lo sviluppo edilizio si concluse inglobando le mura ad eccezione di una stretta fascia a sud-est del paese. Al paese si accede con due porte; ovvero Porta Nuova; che si affaccia sul lato sud-est del paese in corrispondenza di piazza Umberto I.
Da essa si accede a piazza Plebiscito, che presenta sul lato destro due archi. Uno dei quali poi chiuso; che formavano un grazioso portico probabilmente sede del dazio in epoca medievale. La porta oggi appare inserita negli edifici circostanti inglobando in parte il suddetto portico.
Augusta Bonaparte a Prossedi
Inoltre, in epoca relativamente moderna, Prossedi è appartenuta allo Stato Pontificio, sotto la Delegazione apostolica di Frosinone fino al 1870 quando; con la Presa di Roma, venne annessa al Regno d’Italia. Prossedi quindi si trova sul percorso della linea bus Cotral che collega i capoluoghi di provincia Frosinone e Latina passando anche per Ceccano e Priverno. Per raggiungere Prossedi con il treno quindi, bisogna prendere il treno regionale ed arrivare alla stazione di Priverno Fossanova e da li prendere un autobus. Per chi vuole arrivare a Prossedi da Roma comodamente con l’autostrada; A1 o A24 può farlo uscendo al casello di Frosinone, prendere la strada in direzione via dei Monti Lepini. infine, dopo circa 10 km prendere la SP 252 in direzione Prossedi la strada vi porterà direttamente nel borgo pontino.
Fonte foto di copertina – Facebook – Compagnia dei Lepini – Riccardo Reatini
Sembra molto bello questo posto!