Scompenso cardiaco che si affronta con una Sanità moderna e di prossimità. Garantire equità ed accesso alle cure primarie; rafforzando capillarmente i servizi sul territorio a partire dalle categorie fragili, è l’obiettivo della Asl di Latina.
Scompenso Cardiaco
Parte quindi un nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale; per la gestione del paziente con Scompenso Cardiaco. Tutto questo sarà possibile grazie al rafforzamento di tecnologie digitali più moderne con percorsi per la presa in carico del paziente; riorganizzati con attività cliniche coordinate tra professionisti, strutture e servizi.
L’obiettivo è quello di dare la stessa opportunità di cura a tutti gli utenti, dalle isole al territorio; potenziando strutture come gli Ospedali di Comunità, rafforzando l’assistenza domiciliare. Il superamento delle distanze fisiche, sarà consentito dalla telemedicina, di particolare valore in quelle aree montane, insulari e interne; caratterizzate da rarefazione dei servizi e maggiori difficoltà di accesso. Serviranno infrastrutture d’accesso ad Internet. Con l’attuazione di questi interventi, e grazie alle risorse del PNRR; si vuole rafforzare dei modelli condivisi, con l’erogazione delle cure domiciliari.
Centrali Operativi territoriali
Eseguite grazie alle nuove tecnologie della telemedicina; realizzando sistemi informativi in grado di rilevare dati clinici in tempo reale ed attivare le Centrali Operative territoriali, previste nei Distretti. Con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con altri servizi sanitari. Importante l’apertura di nuovi ambulatori, potenziando l’offerta presso l’Ospedale di Fondi; in cui verranno aperti ulteriori ambulatori dedicati allo Scompenso Cardiaco, alle Aritmie, al controllo dei peacemaker.
Inoltre ci sarà un ambulatorio dedicato alla Cardiologia pediatrica. Anche la futura Casa di Comunità di Cori verrà potenziata con ambulatori specialistici di Cardiologia; sistemi di telemedicina valorizzando le potenzialità infermieristiche presenti. L’obiettivo focale è quello di creare dei modelli per anticipare i bisogni sociosanitari e prevenire le patologie; abbandonando il tradizionale modello “curativo” di attesa della patologia e di erogazione di prestazioni sanitarie. Il paziente, soprattutto se fragile; deve essere “preso in carico” complessivamente, nelle sue relazioni parentali, familiari e di comunità.
Pace maker
Tutto ciò facendo in modo da costruire attorno alle sue necessità il miglior percorso assistenziale possibile partendo dall’abitazione di residenza. Di fatto, la persona, soprattutto se fragile; deve preferibilmente rimanere a casa propria, circondata da affetti e nel suo ambiente abituale. Per tale motivo si è costruito dei percorsi assistenziali; dotati di servizi domiciliari di alto livello. Che tengano assieme la dimensione sociale e quella sanitaria; e che rendano l’ospedalizzazione l’ultima risorsa, quando il quadro clinico rende improrogabile il ricovero.
Questo modello è in parte già attivo; poiché lo si sta eseguendo al domicilio, oltre mille pazienti portatori di pacemaker e di loop recorder. Si tratta di un piccolo dispositivo, del peso di circa tre grammi; che s’introduce sottocute ed è in grado di registrare e trasmettere al Centro di riferimento parametri ed informazioni utili per seguire l’attività elettrica del cuore.
Cardiologia e scompenso cardiaco
Quindi, si seguono poi anche altri pazienti più fragili; che sono inseriti in una piattaforma di telemedicina. Sono monitorati dai medici della cardiologia. Una ulteriore originale innovazione apportata è la possibilità di fare esami di secondo livello; come ecocardiografie eseguite al domicilio dei pazienti mediante l’ausilio dei nostri da tecnici sanitari Sonographer. Inoltre, essi eseguono tali esami a casa del paziente, in collegamento online con il cardiologo che dall’Ospedale può refertare l’esame ed interagire con il paziente. Si sta creando, in accordo con la Direzione strategica della nostra ASL; – un “ospedale virtuale” che si arricchirà di tutte le specializzazioni; ad es. di internisti, diabetologi, pneumologi. Ma anche di altri operatori sanitari come infermieri, tecnici che potranno seguire a distanza i pazienti più fragili. Infine, tutto questo eviterà, specie per gli anziani; l’ospedalizzazione e i disagi che comporta il distanziamento dal nucleo familiare.
ASL Latina
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