Il Museo della ceramica di Sermoneta è certamente un’eccellenza del territorio. La struttura, è di proprietà comunale, ed è stata istituita nel 2004. L’allestimento che si prospetta al visitatore è minimalista, tuttavia consente un’immediata lettura dei reperti presenti, attraverso semplici pannelli illustrativi.
Il museo della ceramica di Sermoneta
Percorrendo via Garibaldi, ovvero la via principale di Sermoneta, si giunge al palazzo che merita davvero una visita. Il museo è ospitato in una sala dei palazzo Caetani e vi sono esposti vasellami, corredi funerari, oggetti votivi e molti laterizi dalla preistoria all’Ottocento. Il museo della ceramica di Sermoneta consta di tre sale che ripercorrono passo, passo, la produzione della ceramica dalla preistoria al novecento.
Si toccando i centri più importanti e prestigiosi di produzione, come Deruta, Faenza e anche Viterbo. Il materiale presente nel museo proviene da donazioni private e dalla Soprintendenza Archeologica del Lazio. Ci sono oggetti di vasellame comune, corredi funerari, e anche oggetti votivi in terracotta e laterizi. Anticamente gli oggetti in ceramica erano cari e preziosi, e ci parlano, raccontandoci molto più di quanto si possa immaginare. Basta pensare agli ex voto, che hanno una tradizione estremamente antica e radicata nella cultura italiana.
Palazzo Caetani a Sermoneta
Nel museo per l’appunto si trovano diversi reperti preistorici. Il materiale esposto nel museo, consta di circa cinquecento unità in tutto, tra vasi, stoviglie, laterizi, oggetti votivi e statuette di terracotta. Un gran numero dei reperti in mostra, arriva direttamente dagli scavi della necropoli di Caracupa, risalenti all’età del ferro. Questi oggetti sono venuti alla luce durante le opere di consolidamento della cinta muraria di Sermoneta del 1999.
Inoltre ci sono oggetti dagli scavi di Poggio Sommavilla, nella Valle del Tevere, nel comune di Collevecchio. Importante è stato ricostruzione e assemblare dei vasi e dei piatti che purtroppo erano diventati frammenti. La pazienza e la maestria dei restauratori, li ha resi di nuovo perfetti e solo osservandoli in modo attento si riescono a vedere le minuziose operazioni. I reperti archeologici dell’antica necropoli di Caracupa, restituiscono lo spaccato di una civiltà pressoché sconosciuta che ha abitato il territorio di Sermoneta.
Caracapua
Parliamo di almeno tremila anni fa. L’ente, sotto la direzione scientifica della sovrintendenza di Archeologia Belle Arti; e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina e Rieti, ha organizzato una vera mostra permanente. Si tratta di “Caracapua”, per “Sermoneta World”, nata con un finanziamento regionale, tramite l’associazione culturale educativa For Heritage. “Carapua, vivere oltre la morte”, è l’allestimento nel museo della Storia della Ceramica di Palazzo Caetani.
Per la prima volta nel territorio, è esposto un gruppo di tombe portatrici dei principali caratteri di genere maschile e femminile della società antica. All’ideale del guerriero armato latino, si associa il rituale funerario, che affianca quello della ricchezza; espressa nelle complesse parure di monili in ambra, pasta vitrea, oro e argento, indossate dalle donne. Con questo progetto, si è restituito alla città uno spaccato di storia del territorio.
Fonte foto in evidenza: Wikipedia – Flazaza – CC BY-SA 4.0