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Sorgenti e fonti pontine, un reticolo incredibile

Sorgenti e fonti pontine- Fontanile per le pecore

Sorgenti e fonti pontine, un reticolo inesauribile. Qualcuno avrà forse sentito parlare della “Fontana della penna” nel comune di Sezze, in località Suso. L’area sorgiva è coperta da rifiuti e la sorgente, che, provvista di bottino, originariamente alimentava una vasca, attualmente risulta abbandonata.

Sorgenti e fonti pontine

Oppure la fonte Ferraccio nel comune di Bassiano in località appunto Ferraccio. La piccola sorgente scaturisce alla base del versante dalle piroclastiti rimaneggiate. L’acqua viene incanalata e va ad alimentare un lavatoio. Abbiamo il Formale, una piccola sorgente perenne che scaturisce da depositi piroclastici, dotata di bottino di presa e condotta in trincea ed alimenta un abbeveratoio. Il fontanile è composto da tre vasche in serie di buona fattura; ma in modesto stato di conservazione.

Sorgenti e fonti pontine- Piccolo Abbeveratoio per mucche

Abbiamo lo Sprofondo. È uno degli sprofondamenti presenti nella zona di Ninfa. Questa voragine si è aperta improvvisamente oltre 200 anni fa ed il suo fondo, attualmente profondo 11 metri. E’ sceso sotto il livello di falda dando luogo a un piccolo lago. Oltre all’alimentazione idrica diretta dalla falda acquifera, il lago riceve le acque anche da un piccolo canale proveniente da Ninfa, e le cede tramite un piccolo canale emissario.

Sorgenti di Sezze di sorgenti e fonti pontine

Nel periodo estivo, tra giugno e luglio, in assenza di immissioni di acqua, il livello del lago si abbassa. Ospita trote e carpe. Poi ci sono i Laghetti detti anche Sprofondi, a Sermoneta; una sorgente per affioramento. Sono due degli sprofondamenti presenti nella zona di Ninfa.

Sorgenti e fonti pontine - Fontana zampillante

Queste due voragini sono molto vicine tra loro ed il loro fondo si trova sotto il livello di falda; dando luogo a due piccoli laghetti perenni. I versanti dei laghi sono coperti da una fitta vegetazione, sono molto ripidi e spesso scivolosi, con un dislivello tra piano di campagna e superfici lacustri di circa 6 m. Pertanto l’accesso alle rive può rivelarsi pericoloso. L’acqua è verde, pulita e ferma. Poi c’è la sorgente Acquaviva, di Norma in località Ospedaletto. Ubicata all’interno di una valle montana, in un settore con strati disposti a reggi poggio; sotto un cumulo di detrito in corrispondenza di una faglia.

Acque pontine

La sorgente è dotata di un dreno ha l’acqua è incanalata in una vasca utilizzata come abbeveratoio. Poi abbiamo la fontana Galloppa, nel comune di Bassiano in località S. Antonio. L’acquifero che alimenta la sorgente è ospitato in terreni detritici poggiati su calcari stratificati con giacitura a franapoggio. La portata sorgiva, di piccola entità, alimenta un vecchio ed ampio lavatoio, costituito da tre vasche poste in serie e di dimensioni progressivamente crescenti.

Sorgenti e fonti pontine - Tronco che getta sorgente nel fiume

Il lavatoio è in discreto stato di conservazione. Vi è il Fontanile, nel comune di Bassiano in località Predarea. Si tratta di una caratteristica sorgente che sgorga nell’alveo del fosso che costeggia la SP Ninfina. Un tempo, tramite la realizzazione di un muro di contenimento sulla sponda destra del fosso e di uno sbarramento a valle; poco a monte delle attuali opere acquedottistiche, l’area era sede di un piccolo invaso artificiale che probabilmente azionava un mulino.

Itinerari pontini

Abbiamo anche il Lavatoio a Sermoneta, località Posta Vecchia. La sorgente leggermente sulfurea alimenta un antico lavatoio. Alle spalle della sorgente, a monte della strada consolare, è presente un ex cava di calcare. L’attività estrattiva ha raggiunto la quota della falda creando un piccolo laghetto che rende vulnerabile a un potenziale inquinamento la sorgente Lavatoio. Nei pressi della sorgente c’è un’altra emergenza denominata acqua ferrata, con una portata di circa 8 l/s, che attualmente risulta ricoperta; al suo posto oggi è presente un pozzo profondo circa 40 m nel quale il livello dell’acqua è prossimo al piano campagna. E ancora Mola dei Preti, acqua sulfurea, in Sermoneta presso un ristorante. Poi la fonte a Sezze nel podere Arnarello, La piccola sorgente scaturisce alla base del versante dai depositi detritici e palustri. Abbiamo Fontana le Mole, Monte Acuto, alla fine della strada per Monte Acuto in cui è visibile un fontanile.

Biodiversità agro pontino sorgenti e fonti pontine

Per raggiungere la sorgente vera e propria bisogna risalire il versante per circa 100 m di dislivello. A questa quota, sulla destra del fossato c’è l’imbocco di una cavità carsica, chiuso da una inferriata in quanto la sorgente è captata per uso acquedottistico. L’origine della sorgente è connessa con una circolazione idrica sospesa alimentata dal reticolo carsico. Inoltre abbiamo Acqua del Fico Maenza, Piano Polidoro. La sorgente è alimentata dalla circolazione acquifera. L’acqua sorgiva fuoriesce da una tubazione posta A circa 1,3 m di altezza dal piazzale, ed è raccolta in un fontanile a tre vasche adibito ad abbeveratoio; ubicato alla base di un muro di sostegno alto Circa 3 metri. Il fontanile è In discreto stato di conservazione. Infine Fontana Fori, a Maenza è una sorgente alimentata dalla circolazione idrica all’interno dei depositi di conoide ed eluvio colluviali. Il fontanile, recentemente restaurato anticamente era adibito a lavatoio.

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Sorgenti e fonti pontine, un reticolo incredibile ultima modifica: 2022-08-15T07:00:00+02:00 da Redazione

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