Viaggio a Bruxelles per 40 ragazzi per educare all’Europa, un concetto che per noi italiani ha un significato davvero particolare. Martedì 31 maggio, sono partiti, insieme ai loro tutor e all’Assessore all’Ufficio Europa Adriana Calì; 40 tra le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato al progetto del Comune di Latina “Educare all’Europa”.
Viaggio a Bruxelles per 40 ragazzi per educare all’Europa
Il progetto ha goduto del finanziamento del Consiglio regionale. Il percorso formativo di fatto è iniziato il 30 marzo scorso; ed è poi proseguito con vari incontri. Tali eventi i abbiamo visti presso la Sala De Pasquale; tutti dedicati alle tematiche europee. Tale progetto quindi, termina con le attese visite al Parlamento Europeo.
Ma anche al Parlamentarium e alla città di Bruges. Niente male come itinerario, davvero interessante e ricco di spunti per i ragazzi. Il rientro a Latina è previsto per oggi 2 giugno. L’Italia non è solo uno dei paesi fondatori dell’Europa, che è una “struttura” politica importante a cui guardare. La Comunità europea è di fatto un’alleanza politica sotto il cui ombrello si regolano molti aspetti della vita dei paesi che la compongono. Il ruolo degli italiani, che è sempre stato di fatto primario, deve crescere e avere maggior peso.
Comunità Economica Europea
Il paese che fin dai tempi più antichi ne ha strutturato la fondazione e la crescita, tracciandone le strade, non può e non deve essere subordinato a linee politiche straniere. L’Italia ha regolamentato la pace per diverse epoche, come in età Augustea e in epoca rinascimentale. L’Italia ha regolato i flussi economici e oggi deve dire la sua, con la memoria, la storia e l’esperienza che la caratterizzano.
Insomma, dettare la linea politica è possibile e forse è un dovere, considerando la “fame di pace”, che c’è nell’Europa dell’est. La fuga dei profughi ucraini non ci ha colti impreparati e Latina ha non solo accolto, ma raccolto aiuti da inviare in modo massiccio. Quindi questi giovani, devono esplorare, conoscere; e domani far sentire la loro voce in Europa, alta e fiera in quanto italiana. Orbene, il tour ha regalati ai ragazzi un’esperienza importante.
Visita al Parlamento Europeo, al Parlamentarium e alla città di Bruges
Una esperienza di conoscenza diretta della storia dell’integrazione europea; di cui faranno certamente tesoro. Ma anche delle modalità di lavoro dell’istituzione e degli stessi Eurodeputati; che affrontano le attuali sfide economiche, sociali e ambientali.
Proprio i giovani devono essere responsabili nell’affrontare queste tematiche. Hai dichiarato l’assessore Calì: “Sono molto soddisfatta perché il progetto inizialmente prevedeva la partecipazione al viaggio di soli 20 ragazzi. Successivamente, il numero è stato raddoppiato; proprio grazie alla disponibilità manifestata alla nostra richiesta. Un ringraziamento particolare va quindi agli eurodeputati Adinolfi, Castaldo e Rondinelli. Hanno accolto il nostro progetto e consentito di poter aumentare il numero di partecipanti alla visita a Bruxelles; contribuendo a donare ai ragazzi la gioia di un’esperienza che a causa della pandemia sembrava un po’ persa”.
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Che bello!