Le giornate del FAI pontine, toccano quindi anche la provincia di Latina e Cori è protagonista. Molti i luoghi incantevoli da poter visitare questo fine settimana in quest’area pontina.
Le giornate del FAI pontine
Parliamo ad esempio della Cappella di Santa Annunziata a Cori, le mura di Cori, il complesso di Sant’Oliva: la Chiesa di San Salvatore e il tempio di Dioscuri sempre a Cori. La chiesa è un qualcosa che lascia senza fiato; una vera perla, una cappella Sistina medievale, ancora poco conosciuta, ma incantevole.
Il territorio pontino è protagonista con le giornate del FAI pontine
E’ un po’ come entrare nella macchina del tempo. Gestita dalla Proloco con operatrici brave e preparate. Parliamo di una piccola chiesa con degli affreschi quattrocenteschi del vecchio e nuovo testamento che colpiscono con un’esplosione di immagini, e colori che hanno attraversato i secoli. Tuttavia, per visitarla è necessario telefonare alla proloco (3489053474) che si occupa di accogliere ed illustrare questo ed altri gioielli di Cori.
La chiesa di Sant’Oliva con il museo adiacente, il tempio di Eracle e dei Dioscuri e le mura ciclopiche; sono un crogiuolo che si svela ai visitatori. Un autentico tesoro da visitare sia per gli affreschi contenuti in essa, sia per la sua curiosa storia. L’oratorio poi è visitabile tutti i giorni con gli orari affissi sul muro di cinta. La chiave è custodita presso la signora Della Vecchia che abita nella casa a sinistra della cartoleria; sull’altro lato della strada, disponibile e gentile.
Chiesa di Sant’Oliva
Il comune ha creato un sito turistico, dove sono gli orari per visitare tutti monumenti del paese. L’oratorio d’epoca romana, è anche il Ponte della Catena risalente al I secolo a.C., edificato per superare l’omonimo fosso nelle immediate vicinanze di Porta Ninfina. Esso ci fa capire l’abilità dell’ingegneria romana; capace di progettare un ponte ad arco unico, alto ca. 20 metri.
Esso è composto di materiali quali pietra, tufo e opus quadratum. Sempre l’impronta dei conquistatori romani ha caratterizzato l’erezione del complesso sistema murario del V secolo a.C.; oggi inscrivente un bel percorso turistico di 2 km intervallato dal quel che resta delle tre porte. Parliamo di Romana, Signina e Ninfina. Belle le incisioni lungo le mura che dal 1764 si possono ammirare. Orbene, in quest’ambito vanno viste anche le quattro torri difensive e molteplici torrette di stampo medievale; elementi che più raggruppati vengono assimilati da due interessanti manieri.
Porta Ninfina
Parliamo del Castello del Colle e quello di Santa Margherita. D’indescrivibile fascino sono le numerose fontane ottocentesche che punteggiano lo spazio pubblico. In particolare quelle ubicate in Piazza Romana o in Piazza della Croce. Tale nome si rifà alla presenza del Monumento delle Croci datato 1842; precedente a quello di Piazza Sant’Oliva del 1926), Via San Rocco e Monte Pio.
La Collegiata di Santa Maria della Pietà è romanica, possiede tre navate e pregevoli complementi d’arredo sacro come il vecchissimo candelabro del cero pasquale; datato XII secolo. Da vedere inoltre il coevo sarcofago cosmatesco, la cattedra episcopale, una Pietà dipinta e una cinquecentesca Madonna del Rosario. Insieme al trecentesco Oratorio della Santissima Annunziata, eletto monumento nazionale; si mostrano al turista il Convento di San Francesco il cui ambiente ecclesiastico coperto da un valente soffitto a cassettoni dorati sfoggia.
I tesori di Cori
Infine, anche l’emblematico quadro di San Carlo Borromeo realizzato da Niccolò Pomarancio, e la Chiesa di San Salvatore con il trittico di affreschi; composto quindi dalla Circoncisione di Gesù, dall’Adorazione dei pastori e dall’Adorazione dei Magi.