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Bracciante morto a Latina, non un titolo ma un mondo sikh che c’è dietro e che è una ricchezza da scoprire attraverso i loro figli

Bracciante morto a Latina - Fogliano in foto

Bracciante morto a Latina, un titolo, un evento che ha innescato una deflagrazione nell’opinione pubblica tale, da aver probabilmente lasciato una traccia che resterà per sempre. Eppure, scivolando per i reticolati di vie e strade dell’agro pontino, ahimè si fa poco caso a chi un po’ semi nascosto, riservato per mille motivi, non solo leciti, lavora duramente nei campi o nelle serre.

Bracciante morto a Latina

Coltivano e raccolgono ciò che mangiamo noi e ora il sapore sembra diverso. Il povero Satnam Singh, irregolare, clandestino, chiuso in una bolla di lavoro umile, è andato incontro ad un destino terribile e la sua morte è come se avesse dato uno schiaffo alla comunità intera. Nella provincia di Latina è molto numerosa la comunità indiana, soprattutto sikh, che principalmente arriva dal Punjab, ora divisa tra India e Pakistan.

bracciante morto a Latina - Sikhs in foto

Siamo abituati a vivere per lo più i sikh come miti, così tanti da non soffermarci abbastanza per renderci conto di come vivono. Eppure tra loro ci sono figli, bambini, adolescenti, che andando a scuola con i ragazzi italiani autoctoni, studiano, comprendono la vita dei genitori e probabilmente saranno loro la risposta storica al dolore di questi giorni. In un Paese come l’India con 360 milioni di abitanti, hanno iniziato a predicare l’esistenza di un unico Dio.

Punjab

Un dio onnipresente, creatore, incapace di odio. Rigettano il sistema delle caste, l’idolatria e le superstizioni. Vivono una fede profonda nell’eguaglianza fra uomini e donne, fra ogni essere umano, ricco, povero, ignorante o erudito.

bracciante morto a Latina  - Turbante in foto

Perché siamo tutti “fiori nell’unico giardino di Dio”. Forse voltandoci, avvicinandoci, ci renderemmo conto che c’è sempre da imparare, anche da un vicino che conosciamo così poco. I sikh sono vegetariani, per loro è proibito alcol, tabacco e carni animali, compresi uova e pesce. Anche per queste caratteristiche, si sono diffusi nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento italiano, perché hanno già alle spalle esperienze nel mondo agricolo indiano. In Italia la maggioranza dei sikh vive nelle regioni settentrionali in particolare in Lombardia, Emilia Romagna e Friuli-Venezia Giulia nella zona di Pordenone. Ma anche nell’agro pontino, dove si sono sempre dimostrati onesti e miti, fedeli alla loro religione.

Comunità sikh a Latina

Ricordo qualche anno fa il dono che la comunità sikh fece a Latina, di un gran numero d’alberi e fu un bellissimo momento. Eppure non ci domandiamo mai da che realtà arrivano. Già, del resto, soffermandoci un momento dovremmo pensare che c’è un’India un po’ fuori dalle grandi rotte dei tour operator, e dal grande sfarzo di alcune famiglie ricchissime, che appartengono a caste privilegiate.

bracciante morto a latina - Uomo giovane

E chissà come deve sembrare lontana la sua terra ora alla vedova di Satnam, Sony, sola e ancora sotto shock. Ora la città di Latina si sta prendendo cura di lei. Nondimeno, alcuni si saranno domandati perché tanti lavoratori della terra, costretti a condizioni durissime, non si siano ribellati. Forse ciò che ho scritto finora è una parte della risposta. E probabilmente il resto riguarda la clandestinità. Riguarda la paura, la scarsa conoscenza della lingua e il terrore di essere rimpatriati.

Indiani nell’agro pontino – bracciante morto a Latina

Abituati ai ritmi della loro terra d’origine, l’India, avvezzi alla polvere nelle strade, al flusso ininterrotto di auto vecchie e sbuffanti, ai rumorosi motorini, tutto deve apparire diverso. Le nuvole di vecchie biciclette stracariche di mercanzia, risciò, asini e carretti male in arnese, immersi in una umanità misera e laboriosa, devono aver fatto sembrare uno spicchio d’Italia, un altro mondo. Come italiani però, è compito nostro difendere chi lavora e assicurargli una vita onesta. Lo dobbiamo anche la nostra dignità. Citavo il dono degli alberi, ma a Novellara nel Reggiano, la comunità sikh (khalsa) ha regalato un’auto ambulanza alla Croce Rossa.

Bracciante morto a Latina, non un titolo ma un mondo sikh che c’è dietro e che è una ricchezza da scoprire attraverso i loro figli ultima modifica: 2024-06-24T11:11:49+02:00 da simona aiuti

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