Condizionatore d’aria naturale, esiste e si chiama “La fabbrica dell’aria”. Ci piacerebbe tantissimo in questa estate torrida con temperature elevate, che ci fanno boccheggiare, averne uno schioccando le dita. Eppure esiste davvero e potrebbe essere alla portata di tutti.
Condizionatore d’aria naturale
Stiamo mandando in tilt il consumo di energia elettrica, mandando a pieno regime i condizionatori tradizionali che oramai vivono appesi sui palazzi di tutta Italia. Certamente raffrescano, ma inquinano, invece La Fabbrica dell’Aria è un condizionatore.
Questo dispositivo del tutto naturale nasce dalla mente geniale dello scienziato Stefano Mancuso. Si può realizzare in piccolo, ma anche in grande, come una specie di serra che purifica l’aria. Può servire un luogo di molti metri quadri, come anche un appartamento. Un prototipo simile lo abbiamo visto nella Manifattura Tabacchi di Firenze. Si tratta, come accennavo di una serra che depura e rinfresca l’aria e può farlo all’interno di case e uffici. Progettata sotto la direzione di Stefano Mancuso, professore ordinario presso l’Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale è un’idea geniale. Il sistema di depurazione indoor nasce dalla mente dell’uomo “delle piante”.
Dott. Stefano Mancuso
E’ lo scienziato che ci ha raccontato come le piante siano esseri intelligenti, anche se per lo più silenti. La grande serra filtrata di Mancuso, rinfresca e umidifica l’aria, ed è un’opera che potrebbe avere un grande impatto sulla progettazione degli spazi interni e sulla qualità della vita, non solo degli italiani ovviamente. Sono sempre stata una “fan” sfegatata del dott. Mancuso, per la genialità e la semplicità che esprime.
Da tempo si parla di questa sua intuizione riguardo l’aria presente nell’ambiente da aspirare all’interno di una serra, filtrata quindi dalle piante e immessa nuovamente nel locale. Analizzando l’aria in uscita con uno spettrometro di massa, c’è una evidente riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%. Sembra incredibile, eppure i principi “in funzione” sono molto semplici. Si tratta di una vera e propria filtrazione botanica, con un abbassamento della temperatura ambientale e una regolazione naturale dell’umidità, che ci “affannano” quest’estate.
La fabbrica dell’aria
La serra costruita a Firenze, è quindi il primo prototipo di una soluzione innovativa per ridurre l’inquinamento e che può essere riprodotta su piccola e larga scala. Un prototipo più piccolo lo abbiamo visto anche in TV, in casa di Giovanni Storti, l’attore del trio Aldo Giovanni e Giacomo, estimatore di Mancuso. Sistemi simili, in grande o in piccolo, all’interno di appartamenti e uffici o anche in centri commerciali, depurerebbero l’aria inquinata. Le piante, sottraendo anidride carbonica e inquinanti dall’aria, producono in cambio ossigeno.
Non solo: gli alberi rinfrescano l’aria e mantengono la giusta umidità ambientale e questo si traduce in un enorme risparmio energetico. Sembra “bizzarro” forse, ma il sistema possiede al contrario ottime possibilità di realizzarsi e di apportare innumerevoli benefici all’uomo, sia dal punto di vista salutare che dal punto di vista economico, con un miglioramento complessivo del tenore di vita.
Giovanni Storti – Condizionatore d’aria naturale
La fabbrica dell’aria sarebbe in grado di purificare fino a 5 mila metri cubi d’aria ogni ora e filtrarli in modo naturale, soprattutto se si tratta di specie a foglia larga (come le felci e i ficus). In questo modo, l’aria viene ispirata dalla serra e filtrata dalle piante, rinfrescando la stanza e mantenendo l’aria salubre nel lungo tempo. Come dicevo, i test effettuati nel laboratorio LINV di Firenze hanno evidenziato una riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%, posizionando la Fabbrica dell’Aria come una combinazione inedita di design e botanica. Proteggere e salvaguardare il verde può, infatti, portare solo a enormi vantaggi per l’ambiente e per la salute, il benessere e la qualità della vita delle persone. Non so voi, ma io comincio a pensare come realizzarne una in casa mia di queste Fabbrica d’Aria.
