Il Sarcofago della bambina con la bambola a Roma, incredibile il suo corredo funerario - itLatina

itLatina

CICERONE COSA VEDERE

Il Sarcofago della bambina con la bambola a Roma, incredibile il suo corredo funerario

Il sarcofago della bambina con la bambola - Crepereia

Il Sarcofago della bambina con la bambola, emersa nel 1889 nel corso di scavi per  la  costruzione del  Palazzo  di Giustizia, trovati a grande profondità, destò grande scalpore. Per chi desiderasse visitarla, oggi si trova nella Centrale di Montemartini.

Il sarcofago della bambina con la bambola

Emersero perfettamente conservati,  i  sarcofagi  affiancati di un uomo  e  di una giovane donna, che all’epoca destò enorme clamore, poiché il sarcofago della bimba era ancora intatto e conteneva, oltre ai suoi resti anche il suo corredo funerario. C’erano gioielli d’oro e pietre preziose, ma soprattutto con grande meraviglia, si trovò perfettamente conservata una raffinatissima bambola d’avorio con arti snodabili, accessoriata da piccoli oggetti da toeletta.

Il sarcofago della bambina con la bambola - Corredo Funerario

Il prezioso corredo è databile intorno alla metà del II secolo d. C. e attesta l’agiatezza dalla famiglia, costituita da ricchi liberti probabilmente impiegati al servizio della casa imperiale. La bambola, amica inseparabile della bimba è stato possibile trovarla, poiché era consentito metterle nella tomba, solo se si era ancora nubili. Secondo il costume romano, le future spose, alla vigilia delle nozze, dovevano separarsi dai loro giochi. Dovendo iniziare un nuovo percorso, diventando spose e madri, le offrivano agli dei.

Giocattoli nell’antica Roma

Le donne romane inizialmente le offrivano ai Lari, dei protettori della famiglia, laddove ardeva il fuoco sacro. Poi, si concesse di offrire i propri giochi alla dea che si preferiva. Si effettuava una cerimonia, e Crepereia, figlia di Crepereio, morta giovane alla vigilia delle sue nozze, è stata sepolta con la sua raffinata bambola.

Il sarcofago della bambina con la bambola - Bimba

Si tratta di un giocattolo bellissimo, di lusso, come era in suo, in epoca imperiale. Quando si scoprì la sepoltura, essa consisteva in un sarcofago di marmo, semplice ma elegante, con la superficie ornata di strigilature ondulate che rappresentavano le acque del fiume che le anime dovevano attraversare per raggiungere l’oltretomba. Quando si sollevò il coperchio, quello che gli operai videro fu un corpo immerso nell’acqua che riempiva il sarcofago, alla cui testa vi erano ancora attaccati capelli nero corvino. La notizia si sparse immediatamente.

Bambola di Crepereia – il sarcofaco della bambina con la bambola

Soltanto in un secondo momento ci si accorse che quelli ritrovati non  erano capelli ma alghe. La pupa di Crepereia, come chiamavano a Roma la bambola è in avorio indurito e scurito dalla lunga permanenza in acqua. Ai suoi tempi probabilmente il giocattolo era chiaro, con i capelli riccamente acconciati in una pettinatura che era la moda dell’epoca, forse anche colorati, tendenti al biondo che tanto amavano le donne romane.

Il sarcofago della bambina con la bambola - Orecchini

Sicuramente aveva un ricco guardaroba che purtroppo non è pervenuto ma, osservando il corpo snodabile, s’intuisce il valente lavoro dell’artigiano che aveva realizzato una bambola. Ci sono arrivati però i suoi gioielli, miniaturistici ma tutti realizzati in oro! Quando la bambola fu messa nella tomba, aveva ancora al pollice della mano destra un anellino con una minuscola chiave. Quest’ultima forse, apriva il piccolo scrigno dove erano custoditi gli altri gioielli.

Corredo funerario di Crepereia con la bambola

Sappiamo, dai fori presenti ai lobi, che doveva portare degli orecchini con perline, cadute dentro al sarcofago e anellini di pasta vitrea e oro. Probabilmente doveva avere anche dei braccialetti tenuti assieme da un piccolo cerchietto in oro che funzionava da fermaglio. Molti penseranno ad un Barby, talvolta con i lobi forati per gli orecchini. Inoltre il cofanetto nel quale dovevano essere riposti i ricchi e piccoli gioielli era in legno ricoperto da lastrine d’avorio. Sono sopravvissute alcune tinte in verde che, al tempo, doveva essere parte di stoffa o pelle. Oltre ai preziosi, il cofanetto conteneva il necessario per la sua toilette. C’erano due pettinini in avorio con una spina centrale e denti da entrambe le parti e due piccoli specchi in argento. Tra i gioielli della bambina invece, al suo dito c’era un anello con incisa la parola “Filetus”.

Filetus – Giovanni Pascoli

Ciò fece immaginare a Giovanni Pascoli  il nome presunto nome del promesso sposo mancato. Per l’occasione, il poeta compose una poesia in latino che donò in occasione delle nozze della figlia dell’onorevole Benzoni, suo amico e protettore nonché allora ministro della pubblica istruzione.

Il Sarcofago della bambina con la bambola a Roma, incredibile il suo corredo funerario ultima modifica: 2024-08-06T07:26:22+02:00 da simona aiuti

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x
18402 18400 534 17627 17639