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SE PASSEGGIAMO STORIA

Marco Emilio Lepido da Roma al Circeo

Marco Emilio Lepido - Centurione E Circeo

Marco Emilio Lepido, politico membro del II triumvirato assieme a Ottaviano e Marco Antonio, due volte console e pontefice massimo, ha avuto una carriera importante, ma la fortuna e la politica sono mutevoli.

Marco Emilio Lepido

Lepido apparteneva ad un’antica famiglia patrizia e ad un certo punto della sua vita, affatto opaca, diventa interrex dal Senato; magistrato nominato esclusivamente per convocare i comitia centuriata. Erano le assemblee popolari della Res Publica Romana. L’Urbe però si trovava nell’anarchia e Lepido rifiutò di convocare i comizi per l’elezione dei consoli. A quel punto la sua casa venne assediata dai partigiani di Clodio e lui riuscì a salvarsi rocambolescamente.

Marco Emilio Lepido - Lepido Al Circeo in foto

Diventa pretore, governatore della Spagna Citeriore, dimostrando ottime doti, per cui ebbe l’acclamazione a imperator e il trionfo. Diventa console nel 46 a.C. insieme a Giulio Cesare e grazie all’appoggio di quest’ultimo. Il rapporto tra i due si stringe molto. Lepido diventa magister equitum la seconda carica dello Stato. Ma il destino è mutevole e quando Cesare muore, Lepido appoggia e sostiene Marco Antonio che gli conferisce la più alta carica religiosa, vacante dall’assassinio di Cesare, quella di pontifex maximus.

Pontefice massimo

Patrocina la riconciliazione fra Sesto Pompeo e Antonio nel 43, suscitando le ire di Cicerone per aver tentato di conciliare Antonio e il senato. Poiché continuava a parteggiare per Antonio, fu dichiarato nemico pubblico. Tra corsi e ricorsi storici Ad un certo punto Marco Lepido assume il governo della Spagna, dell’Italia e di una parte della Gallia; successivamente dell’Africa settentrionale. Console per la seconda volta, durante la battaglia di Filippi rimane a guardia di Roma.

Marco Emilio Lepido - Circeoe Soldato Romano in foto

Velocemente, però per giochi di potere, Lepido è messo in disparte da contendenti e ex amici ingrati. Dopo una carriera molto importante, è quindi costretto a un volontario esilio al Circeo. Non è stato però una figura di secondo piano e la figura di pontefice massimo che è sul sacro fregio dell’Ara Pacis. Quindi si ritira in una lussuosissima dimora. Alcuni affermano che la villa in realtà era sul lago di Paola.

Ara Pacis

Molti altri invece favoleggiano priprio di questa maestosa villa sul Circeo, che doveva essere immersa nella vegetazione e circondata da un panorama invidiabile. Lepido rimase lì fino alla morte. Del resto, le coste del Lazio, come il Circeo, offrivano una dimora ideale, che permetteva di godere di un clima piacevole, di bellezze naturali e paesaggistiche notevoli, una cornice incantevole in cui dedicarsi al celebre “otium”, alla contemplazione, alle conversazioni con amici fidati.

Marco Emilio Lepido - Pretoriano in foto

L’ex triumviro Marco Emilio Lepido rimase al Circeo fino alla morte (13 a.C.). La tradizione vuole che la sua dimora sia da identificarsi in questa villa, poco al di sotto del centro storico lungo la strada che conduce al porto. La villa, verosimilmente di epoca sillana (a partire dall’83 a.C.), ricalca il progetto edilizio, rivoluzionario per l’epoca, di un santuario dedicato a Venere, protettrice della fortuna del nuovo dittatore Lucio Cornelio Silla.

Marco Emilio Lepido da Roma al Circeo ultima modifica: 2024-04-17T07:00:00+02:00 da Redazione

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