Pavimentazioni drenanti per raccogliere acqua piovana, una necessità di oggi. Dobbiamo recuperare ogni singola goccia d’acqua, vista la crisi idrica che stiamo vivendo.
Pavimentazioni drenanti
Esiste un sistema, legato alla pavimentazione dei marciapiedi, che permette di riutilizzare fino al 50% delle acque piovane per l’irrigazione del verde. Ma anche per gli scarichi igienici e tutti gli altri usi consentiti dalla normativa vigente. Il sistema limita l’impoverimento delle falde e permette di utilizzare una risorsa idrica alternativa, risparmiando un bene prezioso come l’acqua, con vantaggi per l’ambiente e anche economici.
Esiste ad esempio il WATERSAVE System che è composto da un sistema impiantistico costituito da una vasca di accumulo (da 1000 litri fino a 9000 litri). E’ prevista anche una pompa di ricircolo, pozzetto per filtraggio, tubazioni e una pavimentazione drenante realizzata con calcestruzzo posato su uno stabilizzato compattante. Il calcestruzzo drenante con il quale realizzare le pavimentazioni, permette il recupero dell’acqua, grazie anche ad un innovativo design. Si può raggiungere un’elevata capacità drenante, per effetto della percentuale di vuoti presenti nella miscela.
Recupero acque piovane
La pavimentazione ha anche un aspetto estetico gradevole. Lo si può utilizzare come una pavimentazione finita, oppure rivestito con la pavimentazione decorativa anch’essa drenante. La pavimentazione può essere in resina o in pietra naturale. L’acqua piovana è una risorsa oggi spesso sottovalutata, eppure la siccità non perdona. Nondimeno, il riciclo dell’acqua piovana è una pratica antica che risale ad almeno 6000 anni fa.
Basterebbe che la nostra memoria ritornasse alla storia greca e romana antica. Greci e Romani avevano, infatti, ideato sistemi di raccolta e distribuzione dell’acqua piovana sviluppando tecniche a cui ancora oggi ci s’ispira. Ad esempio le vasche situate al centro dell’atrio delle residenze private dei Romani fungevano da sistema di raccolta delle acque meteoriche. Queste ricadevano dalle coperture e poi venivano convogliate in cisterne sotterranee dove l’acqua veniva stoccata in riserve al fresco, al buio e in ambiente protetto dalle contaminazioni.
Cisterne per raccolta e conservazione dell’acqua
Una soluzione efficace di oggi è rappresentata dall’utilizzo delle superfici drenanti. Le pavimentazioni drenanti e filtranti, permettono lo sviluppo delle aree urbane diminuendo l’impatto sulla natura. La loro elevata permeabilità rende la pavimentazione in calcestruzzo una soluzione efficace e sostenibile.
Le pavimentazioni filtranti per esterni, oggi, sono studiate e create per essere utilizzate con notevole efficacia sia in giardini e in esterni come marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi, che in spazi pubblici. Nelle piazze, aree di divertimento, si chiede un prodotto drenante che unisca estetica e funzionalità, che sia in grado di preservare la falda freatica e l’ecosistema del sottosuolo. Ma che dia nello stesso tempo al contesto un aspetto gradevole e armonioso. Le piastrelle lavorano creando una superficie permeabile, simile alla crosta terrestre. Piccoli fori nelle tegole permettono all’acqua di defluire nel sottosuolo, deviando nelle falde acquifere artificiali.
Progetto pilota di Copenaghen – Pavimentazioni drenanti
L’acqua può rimanere in deposito per un uso successivo o essere diretta nell’erba, nelle piante e in altri paesaggi circostanti. Al riguardo, esiste un progetto pilota a Copenaghen ha posto le basi per ciò che è possibile fare. Con milioni di chilometri di marciapiedi in tutto il pianeta, seguendo questo esempio, altri comuni potrebbero o forse dovrebbero incorporare questo sistema nella pianificazione urbana. Certamente quest’operazione si esegue in modo più efficace durante gli aggiornamenti programmati delle tubature e dell’impianto idraulico per ridurre al minimo i lavori stradali aggiuntivi.
