Tartarughe Caretta caretta a Capoportiere, una piacevole scoperta, anzi riscoperta. Dunque, anche quest’anno la spiaggia di Latina è stata scelta dalle tartarughe Caretta caretta come luogo prescelto per depositare le uova.
Tartarughe Caretta caretta a Capoportiere
Il nido si trova a circa 150 metri da dove lo scorso anno sono nate pressappoco 60 piccole tartarughe, proprio nei pressi di Capoportiere. Come si vede dalle foto, l’area è stata transennata e sono intervenuti i ricercatori della rete regionale TartaLazio. Gli esperti si occupano del recupero, del soccorso, dell’affidamento e della gestione delle tartarughe marine. Lo fanno ai sensi delle linee guida del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per la messa in sicurezza del nido.
Tanti si abbandonano a denigrare le nostre spiagge, perché non hanno dei nomi altisonanti come “Costa Smeralda” o “Costa azzurra”, eppure qui siamo cresciuti, protetti da un ambiente tutto sommato sano e genuino. Io stessa ho suggerito di usare una sirena dal nome Marina, per identificare la Marina di Latina, perché no? “E’ una notizia meravigliosa per il nostro territorio – dichiara il sindaco Celentano (…)
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – spiaggia di Capoportiere
(…) – sapere che anche quest’anno sulla nostra spiaggia nasceranno delle tartarughe marine che sono specie protette, simbolo della nostra connessione con il mare e della necessità di preservare i nostri ecosistemi marini. Il fatto che abbiano scelto ancora, il nostro litorale è un riconoscimento implicito della qualità delle coste e della capacità di accogliere e proteggere queste meravigliose creature. Mi preme ricordare a tutti l’importanza di rispettare l’area attorno al nido, appositamente transennata.
A differenza dello scorso anno si tratta di un nido naturale, che non è stato necessario trasferire in un’area più idonea. Anche per questo è necessario garantire la sicurezza delle uova e il corretto sviluppo dei piccoli fino alla loro nascita. Siamo in contatto con Luca Marini, dirigente della Regione Lazio e coordinatore di TartaLazio. E sappiamo che nei giorni in cui è prevista la schiusa l’area sarà monitorata giorno e notte (…)
Assessori all’Ambiente Franco Addonizio e alla Marina Gianluca Di Cocco
(…) per attendere il lieto evento, a cui potranno assistere anche i cittadini. Nei prossimi giorni effettueremo un sopralluogo insieme agli assessori all’Ambiente Franco Addonizio e alla Marina Gianluca Di Cocco, che nel frattempo si sono assicurati che l’area sia preservata.
A causa della sabbia molto calda – conclude la prima cittadina – i cinquanta giorni canonici per la schiusa delle uova potrebbero essere di meno. Dunque già la prossima settimana potrebbe essere quella buona per la nascita delle tartarughe caretta caretta”.