Giardino botanico di Gaeta, uno spicchio di cielo in terra, grazie a tanta passione e ad un microclima mite, con venti che sono carezze sulle palme. Questo giardino, che è un’autentica meraviglia, è la risposta migliore all’abusivismo edilizio e al crimine. Lo è perché il terreno su cui insiste, fu espropriato dal Comune di Gaeta dopo demolizione di vari manufatti abusivi.
Giardino botanico di Gaeta
Gaeta, antica, eterna, ricca di storia, pingue grazie ad un mare che le ha sempre donato regalità. Protetta dai venti invernali dai Monti Aurunci, ha ispirato fortemente Nicola Del Roscio. Tutto è iniziato a metà degli anni ’80 del ‘900, su un terreno abbandonato di una casa d’epoca medievale nel cuore del Parco Regionale del Monte Orlando.
Questo terreno, grazie a piante “pescate” in tutto il mondo”, è diventato un giardino lussureggiante che insiste su 2 ettari. Dapprincipio tutti i terrazzamenti erano crollati, ma oggi, restaurati, sono una meraviglia, che degradano sul golfo di Gaeta. Oggi ci sono circa 150 specie diverse di palme, di cui alcune sono rare e altre addirittura in via d’estinzione. Ci sono principalmente specie botaniche tropicali e sub-tropicali. La particolarità della collezione è basata su 140 specie diverse di palme, che si sono acclimatate perfettamente.
Fondazione Nicola Del Roscio
L’acqua dolce non manca, poiché c’è un sistema di raccolta delle acque piovane immagazzinate in cisterne per affrontare periodi di siccità. Come si può comprendere, il giardino ha un equilibrio delicato, per la rarità delle specie e la conformazione a terrazze del terreno. La sperimentazione continua a tutt’oggi. La Fondazione finanzia il mantenimento e il miglioramento dell’orto botanico.
Da qualche anno il giardino è stato aperto per alcune visite guidate ad un pubblico limitato agli iscritti FAI ed alle scolaresche. Nel futuro l’orto botanico si auspica che sarà aperto nel periodo primaverile ad un pubblico, ma sempre limitato. All’epoca anche il New York Times ha dedicato 8 pagine sulla storia del proprietario e sul giardino. Per non parlare poi della rivista Double (Parigi/Londra) nell’edizione autunno/inverno 2020, che ha dedicato ben 18 pagine nel recensire il giardino botanico. In questo orto Botanico non c’è nulla di chimico o artificiale.
Parco regionale del Monte Orlando
E’ stato essenziale prediligere dei metodi di cura e coltivazione che rispettano l’ambiente naturale. Un luogo simile è diventato ovviamente, rifugio di molte specie di volatili e altri piccoli animali che qui possono vivere indisturbati. Vi sono arnie installate che consento di mantenere inalterato l’equilibrio della flora del giardino. Come accennavo, questo giardino esiste grazie alla passione della Fondazione Nicola Del Roscio.
Il giardino è gestito sempre dalla Fondazione Nicola del Roscio, impegnata altresì nel mondo dell’arte e nella tutela delle opere di Cy Twombly, artista, pittore, scultore e fotografo statunitense che a lungo visse a Gaeta. La Fondazione sostenendo sia l’arte che il giardino, ha fatto in modo che raggiungesse una risonanza internazionale. Dopo tutto anche per questo, alcuni esemplari di palme sono stati donati alla città di Gaeta, nel quadro di una collaborazione che vede la Fondazione impegnata nella valorizzazione dell’interesse territoriale e ambientale.
Monti Aurunci – Giardino botanico di Gaeta
Ciò con accoglienza delle attività didattiche, di studio e di ricerca scientifica, all’ombra dei monti Aurunci che si ergono dal mare fino a 1533 mt.
