Grappa al pino mugo, che ho scoperto grazie al “genius luci” di Sezze, ovvero Antonio Danieli, pensionato setino, pieno di risorse; una fucina di idee e capacità.
Grappa al Pino mugo
L’esperienza e la miriade di sue competenze, messe spesso a disposizione di chi vuole saperne di più, ne fanno una memoria storica locale. Cuoco provetto, distillatore casalingo, depositario di tradizioni e ricordi, nonché stilista, che da un momento all’atro, taglia e cuce delle borse di cuoio per le nipotine. Insomma se fosse un tiktoker, avrebbe milioni di seguaci e anche “milioni di euro”. Ho voluto tuttavia approfondire le qualità del “pinus mughus”, una pianta che cresce per lo più sulle montagne dolomitiche tra i 1200 e i 2700 metri d’altezza.
Si tratta dell’unica conifera che cresce ad alte altitudini dove svolge un’importante funzione ambientale in quanto aiuta a consolidare il terreno, prevenendo frane ghiaiose e nevose. In Italia quindi si trova soprattutto sulle Alpi, dove cresce anche su zone rocciose e pendii franosi. Non teme il freddo e l’esposizione al sole.
Olii essenziali
La troviamo comunemente anche sui Lepini evidentemente, dove le erbe, i frutti selvatici e altri prodotti elargiti dalla natura, hanno sempre fatto parte dell’alimentazione popolare. Orbene, il pino mugo è noto per le grandi proprietà balsamiche e digestive. Si usa anche nella preparazione di diversi prodotti tra cui creme, olii ed infusi.
E’ interessante che le pigne e le gemme fresche del mugo, raccolte tra maggio e giugno, si possono subito lavorate per circa 45 giorni in grappa giovane di vinacce, proprio come accennavo sopra. La grappa al pino mugo ha un gusto intenso, leggermente resinoso, caratteristico delle pigne utilizzate ed ha un tipico profumo di bosco. La gradazione alcolica è circa 40% vol. in questi tempi tutti impazziscono per gli olii essenziali e quello di Pino mugo si usa nei saponi e detergenti grazie al suo effetto deodorante e purificante sulla pelle.
Rimedi naturali per malattie da raffreddamento
Nell’alimentazione però si usa come ingrediente principe anche nelle caramelle balsamiche. Le gemme si devono raccogliere sui giovani rami e preferibilmente in primavera. Si fanno le tisane al pino mugo e potete farlo, mettendo 1 cucchiaio di gemme secche in una tazza d’acqua bollente, lasciando in infusione per circa 10 minuti. Filtrate e bevete 2/3 tazze al giorno. L’Olio essenziale si una per suffumigi (2/3 gocce in acqua calda), diluito al 2/3% in un olio vegetale o in una crema per applicazioni locali o in diffusione ambientale.
Per la digestione:60 gocce, 2 volte al giorno, sciolte in un po’ d’acqua preferibilmente prima dei pasti principali. E’ utile come rimedio naturale per disturbi da raffreddore, tosse, faringite, bronchite. Ricordo che è un espettorante, fluidificante, balsamico. E’ un purificante delle vie respiratorie e delle vie urinarie, antinfiammatorio e antireumatico.
Grappa al Pino mugo – Rimedi naturali per malattie infiammatorie
E’ utile come olio essenziale per contusioni, botte, piccoli traumi, dolori artro-muscolari, reumatismi, artrosi, ossa deboli, prevenzione osteoporosi. L’uso di preparati a base di pino mugo per uso interno non ha
Particolari controindicazioni ed effetti collaterali. Eccetto ipersensibilità individuale alla pianta, gravidanza ed allattamento. Si consiglia di evitare l’assunzione dell’olio essenziale per via interna, se non sotto consiglio di un esperto. Per via esterna l’olio essenziale va utilizzato adeguatamente diluito e solo su cute integra.
