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MITI E LEGGENDE STORIE

Il fantasma di Sermoneta e il bambino del dipinto

Il fantasma di SErmoneta - Sermoneta

fonte foto - by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0

Il fantasma di Sermoneta è ancora un mistero! Tra i monumenti meglio conservati dell’architettura medievale del Lazio, senza dubbio c’è il Castello Caetani, che delinea un’area che sembra cristallizzata nel tempo. Il castello troneggia e sovrasta il bellissimo borgo di Sermoneta, nel fertile agro pontino, tra l’altro a pochi passi dai Giardini di Ninfa.

il fantasma di SErmoneta - Bimbo
by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0

Nel corso dei secoli all’interno dell’imponente Castello Caetani, hanno dimorato illustri sovrani e pontefici. Nel XII secolo, Sermoneta era di proprietà del Vaticano, nel 1222 fu possedimento degli Annibaldi e nel 1297 fu acquisita dai Caetani che ne rimasero i proprietari.

Il fantasma di Sermoneta

Il fantasma di Sermoneta fa ancora parlare di sé. Un fantasma si aggirerebbe tra le mura antiche del castello. A dire il vero, allo sguardo attento del visitatore più attento, non sfugge una certa atmosfera. Ogni angolo di Castello Caetani cela e svela al contempo un passato in cui guerre, potere, amori e intrighi di sangue e misteri si fondono. La storia del bambino che morì in circostanze misteriose, è sfilacciata nel tempo, ma dopo secoli sopravvive.

il fantasma di Sermoneta - Stanze
by Fiore S. Barbato is licensed under CC BY-SA 2.0

Il nome Sermoneta sembra derivi dai romani che, dopo aver conquistato questa città, l’avevano rinominata “Sora Moneta” in onore di una precedente vittoria; ottenuta grazie alla protezione della dea Giunone Moneta. Da “Sora Moneta” divenne Sermoneta e fu a lungo una colonia romana. Di quest’epoca sono stati rinvenuti i resti di una villa su un monte vicino a Sermoneta e degli antichi templi; su cui poi nel medioevo furono costruite alcune chiese della città.

Agro pontino e colonia romana

Visitando quelle mura, nei giorni miti, se si è fortunati, le feritoie di Castello Caetani, consentono d’ammirare il Promontorio del Circeo, testimone muto. Il castello fu costruito dalla famiglia Annibaldi nel XIII secolo, come ogni fortezza nel punto più alto del borgo di Sermoneta; luogo strategico per il controllo della Via Pedemontana, al tempo, unico collegamento tra le città di Roma e Napoli. A quanto pare, un tragico delitto ebbe luogo nel maniero. Ancora si racconta di un bambino deceduto violentemente nei sotterranei. All’epoca, diversi testimoni giuravano d’aver sentito dei lamenti strazianti provenire dalle stanze signorili; altri affermavano anche d’aver visto il bambino. Tutti erano certo d’aver riconosciuto la voce del piccolo Principe raffigurato in uno dei quadri del Salone del Cardinale, la cui identità, resta un mistero. Resta muto il quadro raffigurante quello che sembrerebbe essere proprio un piccolo principe, forse caduto in disgrazia per giochi di potere.

Il castello di Sermoneta

Forse tra quelle mura che al calar della sera si fanno tetre e scure, si consumò una tragedia per questioni di successione. Probabilmente la verità resterà ignota, come le ombre e le presenze che scivolano sulle antiche pietre. Cionondimeno, Sermoneta, resta uno dei borghi medievali più preservati d’Italia, pieno di cultura e di storia, e anche le sue origini si perdono nel tempo. La notorietà del borgo comincia alla fine del XIII secolo, quando Sermoneta diventa il centro principale di un vastissimo feudo, anche nell’ambito artistico e culturale. Il borgo, con le sue mura di cinta, torri semi cilindriche e un castello ben conservato, incute ancora un certo timore reverenziale.

Il fantasma di Sermoneta e il bambino del dipinto ultima modifica: 2019-12-18T14:00:00+01:00 da Redazione

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