Il mistero della tomba di Tullia a Formia. La fanciulla romana giunta incorrotta al 1400 - itLatina

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MITI E LEGGENDE STORIA

Il mistero della tomba di Tullia a Formia. La fanciulla romana giunta incorrotta al 1400

Il mistero della tomba di Tullia- Formia Tomba Di Tulliola con fanciulla

Il mistero della tomba di Tullia permane e continua. Molto si è favoleggiato dell’affetto infinito che legava Cicerone, il principe del foro all’amata figlia Tullia, un legame che ha suscitato sempre molto interesse. Cicerone l’arpinate, amava trascorrere molto tempo a Formia, sulle rive del mediterraneo, con un clima dolce e mite.

Il mistero della tomba di Tullia

Proprio davanti quel mare meraviglioso e amato, c’è la sua tomba, quindi quasi sicuramente non tornò nell’entroterra del Lazio, nemmeno dopo il trapasso e anche lì sarebbe stata tumulata l’amata figlia Tullia. Tuttavia c’è un alone di mistero sulla tumulazione di “Tulliola”, come il padre la chiamava. Al riguardo dobbiamo fare un gran passo in avanti nei secoli, arrivando al 1450 quando, sempre nei pressi di Formia, sulla via che conduceva alla bella città che si affaccia sul Tirreno accadde qualcosa.

Il mistero della tomba di Tullia - Tomba Di Cicerone e Tulliola
probabile immagine di Tullia

All’epoca, alcuni operai, durante dei lavori di manutenzione lungo la Via Appia, verso Monte Acerbara, trovarono qualcosa di sbalorditivo. Il gruppo di uomini intenti a scavare, portarono alla luce qualcosa che non avrebbero mai immaginato di trovare. Si trattava di nientemeno che di una tomba d’epoca romana intatta. Dentro c’era un sarcofago molto pregiato, quindi la tumulazione riguardava una persona d’alto ceto o comunque molto ricca.

Tullia figlia di Cicerone

Il fatto che questa sepoltura si trovasse vicino nell’area dove si trovava la villa di Cicerone, e a pochi metri dalla sua stessa Tomba, fece pensare all’ora e anche oggi ancor di più che si potesse trattare davvero di Tullia. In ogni caso, fu grande lo stupore, quando aprendo il sarcofago, non trovarono dei resti, o povere ossa e brandelli di tessuto, bensì il corpo intatto di una giovane donna.

Il mistero della tomba di Tullia- Marco Tullio Cicerone in un mezzo busto

La scoperta fece molto scalpore, anche perché la fanciulla era cosparsa e in qualche modo protetta da una sostanza trasparente, come un balsamo, o una sorta di resina molto grassa che emanava un gran profumo. Era evidente che si trattava davvero di una donna d’alto ceto, che era stata protetta da un’eccellente cura da parte di chi l’aveva sepolta. Si mostrava agli occhi stupiti di chi l’aveva trovata e di chi ispezionò il corpo, con lunghi capelli neri.

Il corpo incorrotto della fanciulla del 1400

La capigliatura però non era scomposta, ma acconciata con una cuffia d’oro, trovata in seguito in altre sepolture femminili, come la bambina di Grotta Rossa, trovata mummificata e conservata al Museo Nazionale Romano. Il corpo della donna era incorrotto e aveva attraversato i secoli. Secondo le testimonianze e una descrizione accurata, la donna appariva con il viso limpido. Mentre i lunghi capelli neri aderivano ancora al cranio, con la riga in mezzo e raccolti come accennavo.

Il mistero della tomba di Tullia- Tullia  in una Statua
Statua attribuita a Tullia

Chi la vide e la descrisse, vergò righe, parlando di piccole orecchie, fronte bassa, sopracciglia scure. Gli occhi chiusi colpivano per come erano delineati e si descrisse le narici del tutto intatte. Le labbra apparivano incredibilmente rosse, socchiuse. Si vedevano anche i denti piccoli e bianchi e la lingua rossa. Mentre le guance, mento, nuca e collo sembravano quasi palpitare. Le membra, sempre secondo le testimonianze scendevano intatte.

Tomba di Cicerone

Le unghie aderivano ancora alle belle lunghe dita. Invece, il petto, ventre e grembo erano un po’ schiacciati da un lato. Dorso, fianchi e la parte posteriore, conservavano forme perfette. Forse però, la cosa sconvolgente fu che ai piedi della giovane donna ci fosse una lampada funeraria votiva ancora accesa, che però al contatto con l’aria, si spense. Si stenta a crederlo, ma le testimonianze furono queste e suscitarono molta curiosità da parte di tanta gente. Nonostante l’assenza d’iscrizioni, ci si convinse che forse poteva davvero essere quella, la tomba di Tullia. All’epoca, come dicevo la scoperta fece scalpore e si portò la giovinetta a Roma in Campidoglio. Tantissima gente si affollava per vederla curiosa. Infine però, Papa Innocenzo VIII decise di porre fine a tutto ciò. Si dice che la fece seppellire in un luogo segreto. O forse ordinò di fare sparire quel corpo, oggetto di adorazione pagana.

Papa Innocenzo III – Il mistero della tomba di Tullia

O buttando i resti nel Tevere. Quel corpo, sarebbe oggi una fonte di studio unica al mondo per archeologi e studiosi, ma quest’approccio scientifico non esisteva. L’ipotesi che quella giovinetta fosse Tullia, è comunque plausibile. Cicerone parlava della figlia con infinito affetto scrivendone in molte lettere. “Com’è affettuosa, com’è modesta, com’è intelligente”. Scriveva alla moglie dicendo “Che fa la mia piccola Tullia?” Quando poi giovanissima Tulliola morì di parto, l’arpinate distrutto scrisse all’amico Attico: “Ho perso l’unica cosa che mi legava alla vita”. Non stupirebbe se poi Cicerone avesse deciso di farsi seppellire vicino alla figlia. Infine, esiste anche un disegno dell’epoca che ritrae la giovinetta. Non sarebbe quindi strano che Cicerone, molto ricco, all’epoca abbia voluto una sepoltura costosissima e una sorta di mummificazione, per conservare e fare il meglio possibile, come ultimo atto d’amore per l’amata figlia.

Il mistero della tomba di Tullia a Formia. La fanciulla romana giunta incorrotta al 1400 ultima modifica: 2023-10-17T07:00:00+02:00 da simona aiuti

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