La Littorina da Littoria fa da sfondo a Latina non ancora centenaria. Ci piace immaginarla come una signorina anni ’30 un po’ vezzosa, ma dinamica e moderna e come lei si sta evocando oggi un’atmosfera, uno stile.
La Littorina da Littoria
Era quella l’idea e l’atmosfera degli anni ’30, quando le ragazze cominciavano a fare sport, a viaggiare e lavorare di più da sole e a fare le vacanze. C’erano le colonie ed era vezzoso allacciare il bottoncino della cuffietta bianca per andare a fare il bagno in piscina o al mare. Oggi, in linea con quell’atmosfera di modernità che guardava al futuro, si parla della littorina che ha fatto epoca. Vale la pena al riguardo, fare una visita alla mostra in stazione.
Questo mezzo che molto ha dato all’Italia, nasce dalla Fiat ferroviaria a metà degli anni ‘30. Ha all’incirca proprio l’età di Latina già Littoria, ma l’atmosfera è proprio quella. A quell’epoca le Ferrovie adottarono pressappoco questo genere di automotrici comode, snelle e moderne per l’epoca, che dovevano dare l’idea della velocità e del progresso. Le chiamarono così “littorine”.
Latina già Littoria
Questo nome è rimasto nell’immaginario collettivo, ed è legato al primo nome di Latina. Sembra che all’epoca un uomo di penna, un giornalista lo adottò. Erano anni quelli in cui anche D’Annunzio creava e battezzava oggetti e non solo.
La Rinascente è una creazione del Vate, così come il “tramezzino” e la denominazione al femminile dell’automobile. Si parlò della Littorina riguardo la venuta di Mussolini a Littoria per l’inaugurazione. La stessa Littorina come dicevo, doveva rappresentare la modernità, rappresentata da un treno che andava a 130 Km orari. Oggi se ne riparla e la mostra ancora fruibile fa sognare un po’. Riguardo la denominazione “Littorina”, sembra che il temuto in famiglia dai tanti nipoti Senatore Agnelli, all’epoca abbia apprezzato il neologismo, adottandolo per le successive automotrici. Latina, già Littoria sul mare, nascente e di belle speranze, poteva raggiungere la capitale in meno di un’ora.
Latina candidata della cultura 2026 – La Littorina
Quelli erano gli anni del futurismo, del dinamismo, dei fratelli Bragaglia, Marinetti e tutto quello che significava velocità, faceva parlare ed era di moda. Quindi, il 18 dicembre del 1932 l’allora capo del governo, Benito Mussolini, arriva per l’inaugurare, alla stazione ferroviaria arrivando da Roma con una Alb 48 prototipo, che prenderà il nome, da Littoria, di Littorina. I posti a sedere erano n° 56 di cui 16 di prima classe, 40 di terza classe e 24 posti in piedi.
Gli interni sono di legno, masonite, e velluto. Nella stazione di Latina la mostra è gratuita, ed è a cura di Fondazione FS Italiane “La Stazione di Latina e il Mito della Littorina – Treno Storico del Razionalismo”. La mostra si terrà fino al 31 dicembre 2023 ed è nella Sala d’Attesa.
