Avanguardia nella cura dei linfomi a Latina. La lotta al cancro passerà anche dagli anticorpi bispecifici. Se ai più questo nome dirà poco o nulla, sono sempre più numerosi gli studi a riguardo. Questo “nuovo” approccio sarà decisivo per sconfiggere le cellule cancerose.
Avanguardia nella cura dei linfomi
La strategia che rientra in quel ventaglio di opportunità chiamate “immunoterapia”, prevede la creazioni di anticorpi. Questi sono capaci da un lato di riconoscere la cellula tumorale, dall’altro di “presentarla” al sistema immunitario affinché venga eliminata. Tre studi da poco pubblicati sono importanti.
Sono, rispettivamente su Science, Science Immunology e Science Traslational Medicine, effettuati per ora in modello animale, hanno sancito la bontà dell’approccio per alcuni tipi di tumore particolarmente resistenti alle terapie. Avanguardia nella cura dei linfomi, quindi non tutte le notizie legate alla sanità fanno paura, anzi. La ricerca scientifica da anni aggredisce letteralmente il cancro e alcune forme le si riesce a contrastare in modo che qualche anno fa era assolutamente inimmaginabile. Il termine linfoma, fa ancora paura e un genitore sa cosa significa ascoltare un oncologo, pensando che quella terribile malattia è una montagna troppo alta da scalare.
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina – AIL di Latina
Quindi, la terapia con farmaci bi specifici, oggi rappresenta una nuova frontiera terapeutica nel trattamento di patologie oncologiche quali il linfoma, il mieloma, e la leucemia. La scienza non si è arresa e anche grazie alle donazioni, non si è mai arrestata. Orbene, poche ore fa, presso la unità di Ematologia dell’Ospedale Santa Maria Goretti, per la prima volta, un paziente è stato trattato con questa innovativa terapia cura che utilizza un anticorpo monoclonale “bispecifico” in grado di legare un linfocita sano ad una cellula tumorale di linfoma.
Può così determinare la morte selettiva delle sole cellule tumorali, come ha spiegato il Direttore dell’Unità di Ematologia Prof. Pulsoni. Sembra incredibile, se pensiamo alle tradizionali terapie con chemio e radio. La pesantezza dei trattamenti, il dolore, le conseguenze, il fisico messo a dura prova, era la prassi. Invece, tale metodica sopra espressa, presenta una tossicità estremamente ridotta.
Immunoterapia – anticorpi bispefifici
Sostanzialmente è rappresentata da febbre e diminuzione della pressione arteriosa, la cui gestione è affidata agli operatori sanitari del servizio, adeguatamente formati. Insomma questioni gestibili e una dimensione molto meno invasiva. E’ stato comunque grazie al generoso supporto dell’AIL di Latina e della Associazione Laganà fare un passo ulteriore. E’ quindi in corso l’acquisto di apparecchiature che permetteranno il tele monitoraggio in tempo reale dei parametri vitali di tali pazienti. Nel prossimo futuro si prevede di implementare tale nuova strategia, che rientra nell’ambito della “immunoterapia” e che ha già mostrato risultati promettenti nella lotta alle malattie oncologiche.
Foto- le foto di questo articolo si riferiscono alla sperimentazione sulla cura dei linfomi