Terapia con monoclonali e nel proseguo dell’affrontare la pandemia, si mettono in campo nuove strategie e nuovi sistemi; a quanto pare efficaci e non aggressivi.
Terapia con monoclonali
La situazione ha riguardato una casa di riposo Miracolle di Lenola con un focolaio. Per il cluster di Lenola è attiva un’azione di contrasto specifica; con l’obiettivo di prevenire la progressione in malattia COVID-19. Ciò è accaduto per un gruppo di anziani ospitati presso la casa di riposo; nel rispetto delle loro specificità. Come ben sappiamo, le precedenti ondate epidemiche ci hanno, infatti; insegnato che persone cosi fragili, scarsamente autosufficienti; hanno un rischio molto elevato di morte anche se ospedalizzati.
Non dimentichiamo la grande criticità affrontata all’inizio della pandemia a Bergamo, e in buona parte del nord Italia, che ha falcidiato intere case di riposo. E’ stato quindi progettato un intervento ad hoc utilizzando una delle risorse più promettenti della lotta anti-COVID; gli anticorpi monoclonali anti-SARS-CoV2. Probabilmente, proprio la provincia di Latina è stata ed è in questi mesi di criticità, faro, riguardo i monoclonali.
Terapia di monoclonali con anticorpi anti-SARS-CoV2
Questa terapia, come è stato si evince, se iniziata precocemente è in grado di bloccare la progressione della malattia; e l’insorgenza di polmonite grave, soprattutto nei soggetti anziani o comunque affetti da patologie croniche. Solo poche ore fa, nei giorni di venerdì, sabato e domenica è entrato in attività un sistema di trasporto con ambulanze. Il trasporto degli ospiti della casa di riposo, in piccoli gruppi accompagnati, all’Ospedale SM Goretti di Latina, hanno potuto effettuare la terapia.
Qui, in una sala dedicata del DEA, sono stati visitati e assistiti da un’equipe di medici della UOC di Malattie Infettive. Grazie quindi alla collaborazione di una squadra infermieristica costituita per l’occasione, si è quindi effettuato l’infusione endovenosa dei monoclonali, preparati in urgenza dalla farmacia dell’Ospedale. Seguita poi da un’osservazione di un’ora. I pazienti poi sono tornati a casa in sicurezza. Gli ospiti trattati sono stati 22, la maggioranza ultraottantenni.
Telemonitoraggio della ASL di Latina
La signora più anziana, ovvero la decana, ha 99 anni. Tutti sono stati molto contenti di andare in ospedale, ma poi di tornare a casa. Altra azione importante è stata quella di attivare il telemonitoraggio che agisce tramite le bravissime operatrici sanitarie della Casa di riposo; che nonostante il contagio e risultino positive; stanno continuando ad occuparsi degli ospiti.
I parametri di ossigenazione e temperatura vengono inviati in tempo reale alla Centrale COVID di telemonitoraggio della ASL di Latina; che in caso di allarme, contatta gli infettivologi del SM Goretti. E’ stato proprio grazie al controllo delle temperature; che è stato possibile diagnosticare precocemente il focolaio al Miracolle nei primi giorni del mese di settembre. Questo intervento rapido ed efficace è stato possibile; grazie ad una strettissima collaborazione di tutti gli operatori sanitari; e ad una rete ormai consolidata che unisce ospedale e territorio.
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina
La terapia con anticorpi monoclonali, disponibile in Italia da Marzo solo nei centri specializzati al trattamento del COVID-19; si utilizza presso l’Ambulatorio Monoclonali del Reparto di Malattie Infettive del Goretti. Ad oggi sono state trattate 308 persone con un’efficacia; nel prevenire la forma grave di COVID del 97% e buonissima tollerabilità. Si ricorda che queste terapie sono indicate in fase precoce per tutte le persone con età maggiore di 65 anni; o con patologie croniche. Nei prossimi giorni sarà disponibile un nuovo anticorpo monoclonale: il sotrovimab, riservato solo a pochi centri regionali, tra cui il Goretti di Latina.
