Chef Giorgio Tamburini, noto chef locale, forse rispondendo ad una vocazione che deriva anche dalla paternità, in qualche modo passa il testimone alle nuove generazione. I bambini imparano e fanno un’esperienza che elevando l’autostima gli consente di portarsi a casa un pacchetto con il frutto di ciò che hanno fatto “quasi” da soli.
Chef Giorgio Tamburini
Chi meglio dei bambini è più ricettivo, pronto e duttile nel recepire la maestria del saper cucinare? Tanti noti chef del resto lo ha spesso raccontato, come Benedetta Rossi ad esempio. La nota “cuoca”, famosa nel web, sovente evoca i giorni, quando saliva su una seggiola e da piccola cucinava con la nonna e con la zia Giulietta.
Oggi anche Giorgio Taburini, che sperimenta, si lascia prendere dalla voglia d’insegnare ai piccoli i segreti della pasta all’uovo e lo fa invogliando i bambini a creare la pasta verde con gli spinaci, o quella rossa con la barbabietola. E’ stato così che un’associazione locale di Latina, “Spazio Lumaca”, di Corso Matteotti, ha contattato Giorgio per dei laboratori didattici. I bimbi di oggi hanno sempre bisogno di nuovi stimoli e la manualità gioca un ruolo importante. Quindi l’associazione organizza corsi di intrattenimento per i piccoli di vario genere ed è fantastico.
Benedetta Rossi – Spazio Lumaca
Si può andare dal teatro, al disegno e molto altro ancora. E così Giorgio Tamburini, che in estate fa lo chef a domicilio per molti turisti stranieri, facendogli conoscere il meglio della tradizione culinaria italiana, ora si sta avvicinando al mondo dei piccoli. Come mi ha raccontato, in una telefonata, è l’infanzia il momento per iniziare ad imparare a riconoscere i prodotti migliori e saperli usare e dosare.
“Impasticciare” con le mani, fare dei biscotti e poi portarseli anche a casa è un po’ come portare una “medaglia” o una “coppa”. Farlo con l’orgoglio di aver creato qualcosa che prima non c’era. L’evento che ci sarà sabato 16 marzo poi è un modo per fare da collante tra le generazioni, un’esperienza tra padre o madre e figlio, o figlia. E’ chiaro che i bambini non possono stare ai fornelli, ma in un laboratorio di cucina possono fare moltissime altre cose.
In cucina con papà – Chef giorgio Tamburini
Non è trascurabile poi che ci sono dei bimbi timidi, che fanno fatica a fare amicizia. E con un grembiulino, spronati, con un adulto vicino, possono acquisire sicurezza e autostima, vedendo che sono anche in grado di fare la sfoglia. Vedere di poter creare qualcosa di buono dalle uova e un po’ di farina, è un’esperienza che può aiutare moltissimo anche i bambini più timidi. Non trascuriamo poi che fare un’esperienza di laboratorio di cucina, può aiutare anche figli e genitori separati, che non riescono a trascorrere abbastanza tempo insieme.
Divertirsi in cucina può avvicinare e smorzare delle tensioni, come fare sport o giocare al parco. In ultima analisi, credo che nelle scuole dei laboratori simili potrebbero essere utili, non solo per la didattica, ma anche come si evince per l’emotività.