Prigionieri di Guerra e Internati Militari Italiani, pagine di storia in conferenza - itLatina

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Prigionieri di Guerra e Internati Militari Italiani, pagine di storia in conferenza

Prigionieri di Guerra - Simone Di Leginio

Prigionieri di Guerra e internati italiani, un mondo che ci appartiene e che sovente resta relegato nella storia più opaca. Sabato 17 dicembre alle ore 17,30, sarà relatore l’avv. Simone Di Leginio, presso la Casa del Combattente, per affrontare l’argomento.

Prigionieri di Guerra

Le cifre sono importanti, se prendiamo in esame anche solo la seconda guerra mondiale. Parliamo di almeno 700.000 militari italiani prigionieri in Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Unione Sovietica, 650.000 internati in Germania. Quindi oltre 700.000 militari prigionieri furono dispersi in una diaspora, in tutte le regioni del mondo. I Prigionieri italiani restarono per la maggior parte dalla Gran Bretagna (circa 400.000). Gli  U.S.A. tennero in prigionia circa 125.000 soldati italiani, e in Francia finirono pressappoco 50.000 uomini. Forse ebbero sorte dura e cruenta circa 12.000 militi italiani che finirono nella fredda e dispersiva Unione Sovietica.

Prigionieri di Guerra - Soldati italiani prigionieri

Ma se ne prevedevano 60-80.000. A questa massa di uomini si andarono ad aggiungere altri circa 650.000 militari italiani, catturati dai tedeschi dopo l’armistizio ed internati in Germania. Si trattò si un prezzo altissimo da pagare per le famiglie italiane; in termini di sofferenze e di privazioni.

Avv. Simone Di Leginio

In più i militari catturati dai tedeschi non ebbero nemmeno lo status di prigionieri secondo la convenzione di Ginevra del 1929; ma lo status di internati, essendo considerati “non belligeranti” non essendoci nel settembre 1943 tra Italia e Germania uno stato di guerra dichiarato. Tanti prigionieri si trovarono in Kenya, altri in Sud Africa, a Ceylon, in Australia e, in parte, in India. Alcuni inizialmente restarono nel Nord Africa ed in Palestina o inviati in Inghilterra.

Prigionieri di Guerra - Guareschi E Tonino Guerra
Guareschi e Tonino Guerra prigionieri

Critica fu la prigionia in Unione Sovietica dal 1945-’47. Da una parte si sosteneva che le tesi espresse dall’URSS erano accettabili, dall’altra si era convinti, davanti alla mancanza di informazioni, che grandi masse di italiani erano ancora tenute prigioniere nell’Unione Sovietica, senza nessuna possibilità di restituzione. Oltre il 90% dei prigionieri caduti, dopo la ritirata del gennaio 1943, in mano sovietica, morì nei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio 1943.

Prigionieri italiani di guerra

Le cause di ciò sono ben descritte da chi subì la prigionia russa fin dagli anni 50. Si narra di condizioni ambientali terribili, con tifo, poco cibo, malattie, interminabili marce nella neve, campi di concentramento in condizioni igieniche pessime. Il tutto contribuì ad elevare il tasso di morte dei nostri prigionieri. E ciò senza colpe specifiche da attribuire ai sovietici impegnati in una guerra per la sopravvivenza; non c’era spazio per attenzioni o risorse da dedicare ai prigionieri nemici.

Prigionieri di Guerra- Amedeo Di Savoia Eroe Di Guerra in divisa

In Italia rientrarono circa 12.000 soldati dalla Russia dei previsti 60-80.000. Questa enorme massa di prigionieri, che coinvolgeva tantissime famiglie in Italia, non poteva non avere, al momento del rimpatrio, un suo peso, sugli anni dell’immediato dopoguerra. I prigionieri di guerra e gli internati, che di fatto ammontarono a 1.350.000, al momento del loro ritorno in Patria portarono un loro “bagaglio” per la ricostruzione del Paese.

Prigionieri di Guerra – Conferenza nella Casa del Combattente di Latina

Dal maggio 1945 al febbraio 1947 quasi tutti i prigionieri italiani tornarono in all’Italia. Recarono con se, fame, miseria, privazioni e dolore. Cercarono di ricostruirsi una vita, in un’epoca in cui non si parlava ancora di stress post traumatico.

Prigionieri di Guerra e Internati Militari Italiani, pagine di storia in conferenza ultima modifica: 2022-12-16T07:00:00+01:00 da simona aiuti

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