Papa Benedetto XVI la mamma cuoca e l’amore per la cucina e i dolci della Baviera

Papa Benedetto XVI lo abbiamo conosciuto come un grande teologo, eppure esiste un aspetto privato, umano che lo avvicina molto alla cultura italiana.

Papa Benedetto XVI

La cucina è l’argomento che nel Bel Paese mette d’accordo un po’ tutti e Papa Benedetto ha avuto modo di conoscere bene alcune tipiche usanze italiane della buona cucina.

La tavola appunto come condivisione e momento di convivialità era importante per Papa Benedetto, che era figlio di una cuoca. La giornata di lavoro della madre del papa sin da ragazza, iniziava nel cuore della notte nel panificio dei genitori. Poi consegnava ogni mattina pane e “brezn“. Inoltre, doveva occuparsi anche dei molti fratelli e sorelle e andò anche a lavorare come domestica.

Poi il lavoro da cuoca e la famiglia. La madre di Ratzinger instillò l’amore per un certo tipo di cucina ai figli. Lontano dalla Germania, trovare dei piatti della terra natia, o scoprire alcune specialità locale; era, un po’ come rivivere taluni momenti dell’infanzia, legati alla condivisione familiare.

Brezn e spatzle

I sapori d’infanzia hanno accompagnato per tutta la vita Ratzinger, anche lontano dalla sua terra d’origine, la Baviera. Solo che li ha uniti a quelli della cucina italiana. Papa Benedetto non beveva vino a tavola, ma solo della spremuta d’arancia. Non amava le carni rosse e nelle occasioni importanti, brindava con il Moscato. 

Il papa emerito Benedetto gradiva il gulash ma si dice che gradisse soprattutto i canederli, ovvero i Knödel. Non era quindi difficile ricordare le sue origini bavaresi. Ratzinger era molto metodico, ricordato per il suo attaccamento alle consuetudini e alla continuità. Non potevano mancare, quindi gli spatzle; ovvero i tipici gnocchetti di spinaci diffusi nei paesi di lingua tedesca.

Ma anche il risotto alle zucchine, il Kaisermarren, ovvero una frittata dolce. Una peculiarità è che il papa emerito amava molto i dolci, una sua debolezza, e prediligeva la tipica torta Sacher.

Strudel alle mele amato da Papa Benedetto XVI

Per non parlare poi della torta tedesca “Foresta Nera”; un’altra specialità tipica della sua terra. Ratzinger, a Roma era cliente della “Cantina Tirolese” in via Vitelleschi nel rione Borgo, raggiungibile dal Vaticano in pochi minuti a piedi. Quando era cardinale vi si recò molte volte. Si sentiva accolto, a casa, in un locale allestito come in Germania. Lì aveva il suo posto preferito. Sono esposte delle sue lettere di ringraziamento e una targa.

Quindi un luogo familiare, intimo dove Ratzinger poteva ritrovare i sapori della sua terra natia. Molti ricordano quanto il papa emerito Benedetto sia stato goloso e ogni 16 aprile, giorno del suo compleanno, riceveva proprio uno strudel, il suo dolce preferito. Lo apprezzava molto nell’antica ricetta tirolese, ma senza cannella, perché sembra non gli piacesse. Inoltre, Ratzinger a quanto pare, amava molto la famosa torta foresta nera, che in tedesco si chiama Schwarzwälder Kirschtorte.

Torta Foresta Nera

Si tratta di una tradizionale torta tedesca che proviene proprio dalla Foresta Nera. Ci troviamo nella regione del Baden-Württemberg, a Sud Ovest della Germania. Si tratta di un dolce davvero goloso, a base di pan di Spagna al cioccolato. Questa torta si farcisce con molta panna montata. Sopra si mettono ciliegie sciroppate, Kirsch e ricoperta con riccioli di cioccolato e ciuffi di panna impreziositi dalle ciliegie. E’ un dolce molto ricco, ideale come torta scenografica per stupire gli ospiti.

Anche se può sembrare complessa, questa torta è semplice da preparare. Necessita solo di un po’ di pazienza. A tavola del resto, davanti ad un dolce alla panna si torna sempre un po’ bambini.

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