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ITINERARI STORIA

Reperti romani a Tor Tre Ponti che testimoniano e “rivendicano” antiche vestigia del territorio

Reperti romani a Tor Tre Ponti- centurione e Tor Tre Ponti

Reperti romani a Tor Tre Ponti, confermano ancora una volta le antiche fondamenta di questo territorio. Già sapevamo quanto sia stato importante lungo i millenni, quest’antico tracciato, un po’ offuscato dal tempo.

Reperti romani a Tor Tre Ponti

Tuttavia ancora una volta questo luogo a pochi chilometri dalla città di Latina, pressappoco sull’antica e importantissima Via Appia, rivendica il ruolo che ebbe in un passato lontano. Qui si eleva una chiesa settecentesca per ricordare San Paolo apostolo. Sempre qui le tre arcate, da cui deriva il nome, rimandano all’antico ponte romano che sovrastava un fiume, che a sua volta doveva essere molto prolifico. La vita e i traffici in quest’area, dovevano essere sicuramente molto intensi. La storia quindi dà una risposta chiara a chi dice che Latina e l’area che era paludosa e che subì anticamente delle bonifiche, non ha vestigia antiche.

Reperti romani a Tor Tre Ponti- Roma via appiaantica con due figure
Via Appia Antica

Quindi negli ultimi tempi, da queste parti, e precisamente nelle “grasse” e ricche campagne che circondano Tor Tre Ponti sono emersi resti tangibili degli antichi insediamenti d’epoca Romana. E’ abbastanza perché la popolazione, guardi con occhio diverso questo territorio, finanche con una certa fierezza.

Via Appia Antica

Orbene, circa duemila anni fa, se non di più, c’era una vita laboriosa e brulicante lungo il tracciato dell’importantissima Via Appia. Basta pensare alle stazioni di sosta, rifocillamento per uomini e animali che per secoli hanno fatto da collante, lungo le vie consolari e non solo.

Reperti romani a Tor Tre Ponti - Lapide Con Frutti e fanciulla
Frutti votivi

Quest’area non è solo palude, combattuta da sempre, che poi ovviamente, prende il sopravvento se manca la mano dell’uomo. Emblematico è l’esempio del Polesine, interconnesso per motivi di emigrazione interna al territorio pontino. Anche lì, le bonifiche avvenivano in epoca romana, e anche poi con il lavoro dei monasteri. Tuttavia, una volta lasciato un territorio, la natura riprende sempre il sopravvento. Tornando a Tor Tre Ponti, queste importantissime e rivelative scoperte sono avvenute grazie all’occhio e all’arguzia dell’associazione Vigiles Fipsas. E’ bene, a bocce ferme, a un po’ di tempo dalla notizia, soffermarsi.

Vie Consolari Romane

Lo è per ringraziare chi ha scoperto i reperti e per non far calare il sipario. Non dimentichiamo il “senso civico”, poiché altrove, c’è stato chi ha venduto all’estero dei reperti o li ha addirittura distrutti. Va quindi un plauso a quelle guardie ecologiche ambientali che collaborano con il Comune di Latina; per contrastare fenomeni come l’abbandono dei rifiuti.

Reperti romani a Tor Tre Ponti- Tomba A Cappuccina tipica Romana
Tomba a cappuccina

A quanto pare, proprio nel corso di un servizio di vigilanza lungo dei canali, sono stati visti dei resti che hanno attirato l’attenzione. L’interessante scoperta è avvenuta proprio mentre le guardie ittiche eco zoofile Vigiles coordinate da Emiliano Ciotti, stavano lavorando. Un occhio attento, ha subito notato che non poteva trattarsi di pietrame, o di scarti di edilizia. Un successivo esame più accorto da parte di un archeologo ha confermato la natura dei reperti. Si è ipotizzato la presenza di una necropoli.

Associazione Vigiles Fipsas – Reperti romani a Tor Tre Ponti

Del resto dobbiamo considerare che i romani tumulavano i defunti proprio lungo le vie consolari. E’ manifesto che sarà necessario fare indagini molto accurate. Fortunatamente le guardie, erano impegnate in una regolare ricognizione nell’ambito di una collaborazione con il Comune di Latina. Al riguardo, le guardie ecologiche, che hanno compiti di vigilanza e accertamento di eventuali violazioni, probabilmente si sono imbattute in una necropoli risalente al II sec. a.C. Sarà la Sovrintendenza di Frosinone/Latina a fare indagini approfondite. Lo ha anticipato l’architetto Francesco di Mario, nuovo soprintendente. Quindi aver notato una particolare concentrazione sospetta di materiali, avvicinandosi hanno notato che, oltre a una serie di laterizi, anche dei resti di oggetti in terracotta e delle ossa verosimilmente simili a quelle umane. Ci troveremmo davanti a tombe dette “a cappuccina”, una tecnica etrusco-romana. Questo tipo di inumazione era piuttosto modesta e destinata a classi meno abbienti.

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Reperti romani a Tor Tre Ponti che testimoniano e “rivendicano” antiche vestigia del territorio ultima modifica: 2023-03-01T07:00:00+01:00 da simona aiuti

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